Snorki sarai tu!

20 anni fa: Chernobyl!


Il 26 aprile 1986, all'1:23 del mattino, il reattore numero 4 di Chernobyl esplose, durante un test che, ironicamente, doveva servire ad aumentare la sicurezza della centrale nucleare. Trentuno persone, tra tecnici e soccorritori, morirono subito o nell'arco di poche ore. I pompieri impiegarono 9 giorni per spegnere l'incendio. Dal cielo vennero sparse tonnellate di sostanze antiradiazione e subito si cominciò a costruire il sacrofago che avrebbe rinchiuso i resti del reattore. Ma ormai il disastro si era compiuto.Dalla centrale ucraina posta a 100 chilometri da Kiev e a soli 7 chilometri dal confine bielorusso si era levata una nube radioattiva che col vento raggiunse quasi tutti i Paesi europei.Cinque giorni dopo a Kiev si facevano sfilare i bambini per la festa del 1.omaggio, con l'aria ancora altamente inquinata: l'Unione sovietica continuava a minimizzare la portata dell'incidente. All'inizio lo aveva addirittura negato: era stata la Svezia, il 28 aprile, a dare l'allarme al mondo.Anche l'evacuazione delle città vicine avvenne in ritardo. Alla fine, sarebbero state oltre 320 mila le persone costrette ad abbandonare le loro case per non tornare più. Il numero dei morti per malattie tumorali direttamente provocate dalla catastrofe è ancora oggetto di discussione: si va dai 9 mila calcolati dall'Organizzazione mondiale della sanità ai 93 mila stimati da Greenpeace.