Snorki sarai tu!

Senato, Cossiga ad Andreotti: rinuncia a candidarti a presidenza


L'ex presidente della Repubblica e senatore a vita Francesco Cossiga ha inviato oggi una lettera a Giulio Andreotti chiedendogli di ritirare la sua candidatura a presidente del Senato, in opposizione al candidato dell'Unione Franco Marini, ma aggiungendo che, se decidesse di non ritirarsi, lo voterà."Caro Presidente.... io penso che tu avresti assicurato alla presidenza del Senato della Repubblica una guida ferma, intelligente e prudente, ed attraverso di essa alla Nazione una ricomposizione dell'unità civile e politica di cui essa ha bisogno, con il superamento della profonda divisione cui l'ultima legislatura ed una irresponsabile campagna elettorale l'hanno condotta con la reciproca dissennata delegittimazione, non compatibile con una vera democrazia", si legge nella lettera di Cossiga ad Andreotti."La proposizione da parte dell'Unione di un altro democratico cristiano, l'amico Franco Marini della Margherita, alla carica di presidente del Senato, il silenzio 'assordante' della Casa delle Libertà - prosegue Cossiga - la decisione sofferta, ma aperta, coraggiosa e leale della Südtyroler Volkspartei, che fu alleata dell'Unione nelle ultime elezioni generali, di votare per il candidato dell'Unione stessa, la volontà da te manifestata di volere essere elemento di unione e concordia in questo difficile momento della vita del Paese, mi fanno ritenere che sia da considerarsi chiuso qualunque utile spazio ad una tua candidatura", aggiunge l'ex presidente della Repubblica.Oggi, il senatore eletto in America Latina, Luigi Pallaro, ha annunciato che appoggerà l'esponente della Margherita Marini alla presidenza di Palazzo Madama."Con dolorante, ma certa coscienza sono qui a consigliarti sommessamente, da devoto amico e da antico collaboratore, di volere dichiarare la tua non disponibilità alla candidatura all'ufficio di presidente del Senato della Repubblica", continua Cossiga."Non è giusto per te, per tutti noi fieri di essere stati e di essere democratici cristiani... che tu ti sottometta al giudizio di una Assemblea, come è democraticamente giusto, ma nella quale purtroppo siedono non pochi, membri della maggioranza, che ti hanno additato al disprezzo degli italiani come 'mafioso' e 'mandante di omicidi', che sostengono apertamente i magistrati politicamente vicini ad essi che girano l'Italia diffamando il tuo nome, che sono stati i tuoi persecutori e avrebbero voluto essere i tuoi carnefici", continua la lettera.Ma, conclude Cossiga: "Se... riterrai... di tenere ferma la tua candidatura... tu avrai il mio voto".