La quarta votazione iniziata questa mattina poco dopo le 9.30 è stata quella decisiva per Fausto Bertinotti che riesce così a conquistare lo scranno più alto di Montecitorio. Il leader di Rifondazione Comunista viene così eletto ufficialmente presidente della Camera, avendo ricevuto 337 voti, ottenendo la maggioranza assoluta su un totale di 609 elettori presenti in aula. Oltre a 144 schede bianche, ben 100 voti sono stati assegnati a Massimo D’Alema, insieme a sei schede nulle e ad alcuni voti sparsi di cui due riconosciuti a Silvio Berlusconi. Il centrosinistra ha accompagnato il risultato della votazione con un lungo applauso, mentre la proclamazione ufficiale è avvenuta ad opera del presidente provvisorio Mussi che ha interrotto brevemente la seduta per dare personalmente l’annuncio al neo-eletto presidente. Ancor prima di pronunciare il discorso dell’investitura, Fausto Bertinotti ha dedicato la sua elezione alle operaie e agli operai, e una volta entrato in aula, ha ringraziato il presidente della Repubblica, il suo predecessore Casini e le altre cariche istituzionali. Nel suo discorso di insediamento, il leader di Rifondazione ha presentato come priorità assoluta quella di valorizzare il ruolo del Parlamento, richiamando ad un attento lavoro dedicato ai corpi e alle amministrazioni da cui dipende la vita dello Stato, con l’obiettivo di valorizzare le loro autonomie che sono una ricchezza per il Paese, dalla magistratura all'informazione.Sostenendo altresì la necessità di creare un rapporto positivo tra il Paese reale e le istituzioni, Bertinotti ha aggiunto che il popolo deve investire tutta la sua fiducia sulle istituzioni democratiche per essere libero da tutti i gioghi che esistono, a partire dalla mafia, perché la sicurezza deve essere Intesa nel senso di diritto all'accesso al futuro.Il neo presidente ha inoltre definito fondamentale la pari dignità politica di ciascuno presente in aula, assicurando da parte sua l’assoluto rispetto di questo principio.
CAMERA: Fausto Bertinotti è il nuovo presidente
La quarta votazione iniziata questa mattina poco dopo le 9.30 è stata quella decisiva per Fausto Bertinotti che riesce così a conquistare lo scranno più alto di Montecitorio. Il leader di Rifondazione Comunista viene così eletto ufficialmente presidente della Camera, avendo ricevuto 337 voti, ottenendo la maggioranza assoluta su un totale di 609 elettori presenti in aula. Oltre a 144 schede bianche, ben 100 voti sono stati assegnati a Massimo D’Alema, insieme a sei schede nulle e ad alcuni voti sparsi di cui due riconosciuti a Silvio Berlusconi. Il centrosinistra ha accompagnato il risultato della votazione con un lungo applauso, mentre la proclamazione ufficiale è avvenuta ad opera del presidente provvisorio Mussi che ha interrotto brevemente la seduta per dare personalmente l’annuncio al neo-eletto presidente. Ancor prima di pronunciare il discorso dell’investitura, Fausto Bertinotti ha dedicato la sua elezione alle operaie e agli operai, e una volta entrato in aula, ha ringraziato il presidente della Repubblica, il suo predecessore Casini e le altre cariche istituzionali. Nel suo discorso di insediamento, il leader di Rifondazione ha presentato come priorità assoluta quella di valorizzare il ruolo del Parlamento, richiamando ad un attento lavoro dedicato ai corpi e alle amministrazioni da cui dipende la vita dello Stato, con l’obiettivo di valorizzare le loro autonomie che sono una ricchezza per il Paese, dalla magistratura all'informazione.Sostenendo altresì la necessità di creare un rapporto positivo tra il Paese reale e le istituzioni, Bertinotti ha aggiunto che il popolo deve investire tutta la sua fiducia sulle istituzioni democratiche per essere libero da tutti i gioghi che esistono, a partire dalla mafia, perché la sicurezza deve essere Intesa nel senso di diritto all'accesso al futuro.Il neo presidente ha inoltre definito fondamentale la pari dignità politica di ciascuno presente in aula, assicurando da parte sua l’assoluto rispetto di questo principio.