Snorki sarai tu!

La storia di Pier Paolo Pasolini (XXVIII° parte)


Pur dichiarandosi comunista fino alla fine dei suoi giorni, Pasolini dedicò a Marco Pannella ed ai Radicali una grande attenzione. Nel 1974 ed il 1975 scrisse numerosi pezzi sul Corriere della Sera e su altri quotidiani dedicati alle battaglie radicali ed agli scioperi della fame di Marco Pannella, tra cui il famosissimo articolo "Il fascismo degli antifascisti"[19] (uscito sul Corriere del 16 luglio 1974). L'aspetto più rilevante di questa sua simpatia per i Radicali è però un altro: prima d'essere ucciso, nella notte tra il 1º ed il 2 novembre 1975, Pier Paolo scrisse quello che diverrà il suo ultimo documento pubblico. Si tratta del testo del suo intervento che avrebbe dovuto tenere in quei giorni al 15° Congresso del Partito Radicale: « Cari Pannella, caro Spadaccia, cari amici radicali […] voi non dovete fare altro (io credo) che continuare semplicemente a essere voi stessi: il che significa essere continuamente irriconoscibili. Dimenticare subito i grandi successi: e continuare imperterriti, ostinati, eternamente contrari, a pretendere, a volere, a identificarvi col diverso; a scandalizzare; a bestemmiare. »