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Matrimoni gay, la rivoluzione di Obama "Quelle coppie hanno diritto a sposarsi"


Il primo presidente nero adesso è anche il primo presidente che dice sì ai matrimoni gay. "Le coppie dello stesso sesso devono avere la possibilità di sposarsi". L'evoluzione, come l'aveva chiamata lui stesso, è compiuta. E per l'America e il mondo intero la sua evoluzione è una vera rivoluzione. Barack Obama sposa la causa degli omosessuali e dice una cosa di sinistra per rilanciare la sua difficile corsa alla rielezione. Proprio mentre il repubblicano Mitt Romney licenzia il suo portavoce Richard Granell soltanto perché gay. Sì, il presidente che aveva già cancellato la vergogna del bando omosex tra i militari - quella legge conosciuta con il nome codardo di "Don't ask, don't tell" (non chiedere e non rivelare) - adesso va oltre. E sostiene pubblicamente quello che per la verità si sospettava da un pezzo credesse nel privato. "Nel corso degli anni - ha detto nel corso di un'attesissima intervista con la tv Abc - ho potuto parlare e conoscere gente del mio staff con partner dello stesso sesso, che ha cresciuto i figli insieme. Quando penso ai nostri soldati, ai nostri aviatori, ai nostri marinai che hanno dovuto lottare tanto per i loro diritti. Sì, a un certo punto ho consluso che per me personalmente è importante andare avanti e affermare che le coppie dello stesso sesso hanno il diritto di sposarsi".