Snorki sarai tu!

Quirinale: Unione, scheda bianca per prime tre votazioni


Uniti sul metodo, divisi sui nomi.L'Unione esce dal primo vertice sulla candidatura al Quirinale con un documento nel quale, all'unanimita', si da' mandato a Ricky Levi di "verificare le condizioni per identificare una personalita' che, nel rispetto della lettera e dello spirito della Costituzione, sia capace, a partire dalla coesione del centrosinistra, di raccogliere un consenso cosi' largo da permetterne la elezione sin dalle prime votazioni". Tramonta dunque definitivamente la 'rosa' (su cui tutti a parte Boselli si sono detti d'accordo), si cerca il metodo Ciampi, ma tutto resta circoscritto alle prime tre votazioni. Per il dopo le strategie divergono. E dietro alle strategie stanno i nomi.Prioritario per i Ds e' non bruciare quello di D'Alema, tanto che lunedi' e martedi' si votera' scheda bianca. Anche perche', hanno fatto notare gli alleati alla Quercia, il sistema di scrivere lo stesso nome in modi diversi porta solo a sei variabili e dunque non garantisce un vero controllo delle 'truppe'. E da via Nazionale salutano con favore il fatto che si sia deciso di partire dalla coesione del centrosinistra.Coesione, ha spiegato poi Diliberto, che vuole dire unitarieta' ma non unanimita'. Se qualcuno resta fuori, insomma, non se ne fara' un dramma.Ma quando si e' passati a parlare di metodo e di nomi il vertice dell'Unione, che era stato annunciato come breve da Prodi e che invece ha preso piu' di due ore, si e' complicato.Il leader dell'Unione aveva aperto i lavori riferendo dell'incontro con Berlusconi e proponendo l'ipotesi del candidato unico. Maa ha anche messo in guardia dal rischio di avere una votazione sulla Presidenza della Repubblica che si limitasse alla sola maggioranza di governo.