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Quirinale, Prodi punta su Napolitano anche dopo no Cdl


Silvio Berlusconi ha bocciato oggi l'ipotesi che il centrodestra appoggi il senatore a vita diessino Giorgio Napolitano al Quirinale ma la maggioranza sembra decisa a sostenere il suo candidato anche da sola.A meno di colpi di scena, dunque, l'ex presidente della Camera dovrebbe essere eletto domani undicesimo Presidente della Repubblica e forse non solo con i voti dell'Unione.Alla quarta votazione, infatti, il centrosinistra ha sulla carta i voti per assicurare a Napolitano il quorum necessario: 540 contro il quorum di 505."Sì [un voto] pieno a Napolitano anche domani", ha detto Prodi, poco dopo le 16 lasciando la sede di piazza Santi Apostoli.La decisione è stata approvata all'unanimità dai capigruppo dell'Unione che Prodi ha incontrato poco dopo alla Camera."La decisione è stata rapida e unanime. Votare scheda bianca a queste elezioni e alle 19,30 io proporrò all'assemblea dei grandi elettori domani mattina di votare Napolitano", ha detto Prodi uscendo dalla riunione a Montecitorio.Il no senza appello di Berlusconi a Napolitano era arrivato un paio di ore prima, mentre era ancora in corso il secondo scrutinio che si sarebbe concluso con 724 schede bianche su 973 votanti."Voteremo bianca anche alla terza. Non ci sono margini di intesa", ha detto Berlusconi assediato dai giornalisti a Montecitorio."Continuo sulla linea che ho appalesato in modo molto chiaro domenica a Milano. Questa è la linea della Cdl. In aula ho parlato con parlamentari delle forze politiche che compongono la coalizione e sono tutti schierati sul fatto che il nostro elettorato non capirebbe [un appoggio] a Napolitano".A turno anche gli alleati meno convinti della linea dura si adeguavano alla posizione del leader della Cdl, seppur con qualche distinguo non di poco conto."Voteremo scheda bianca al prossimo turno come tutta la Cdl", ha detto Fini a Reuters uscendo da una riunione dei parlamentari di An.Fini ha voluto precisare che la scelta di An di non votare Napolitano non mira soltanto a salvaguardare l'unità del centrodestra e che non esiste una "pregiudiziale negativa" sulla sua persona.Anche l'Udc voterà scheda bianca alla terza votazione di questo pomeriggio per l'elezione del presidente della Repubblica, ma auspica un diverso orientamento della Casa delle libertà a partire dalla quarta di domani mattina.Nella nota del primo pomeriggio Pierferdinando Casini e i suoi non hanno taciuto di ritenere "un errore" la mancata convergenza dei due poli sul nome di Napolitano.La direzione dell'Udc ha concluso la riunione dando mandato a presidente e segretario per "proseguire i contati con gli alleati finalizzati ad un diverso orientamento dalla quarta votazione".La strada per Napolitano sembra a questo punto in discesa ma la votazione del capo dello Stato è storicamente uno dei passaggi istituzionali più complessi e meno prevedibili.Colpi di scena non possono essere esclusi.Alla domanda se sia ancora della partita, Massimo D'Alema oggi ha risposto secco: "Non c'è nessuna partita, ma un candidato autorevole di cui si riconosce il profilo istituzionale e di garanzia e c'è la ragionevole speranza che su questo candidato possa convergere una larga maggioranza che non abbia la connotazione di una maggioranza politica, ma di un larga maggioranza istituzionale".Riferendosi sempre al senatore a vita diessino ed ex presidente della Camera, D'Alema ha aggiunto che "è una candidatura che viene riconosciuta da tutti come di garanzia e di forte profilo istituzionale. Occorre il coraggio di votarla".