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Usa, oltre le elezioni politiche è anche tempo di referendum


Maine, Maryland e Washington dicono “sì” alle nozze gay. Il Minnesota no, vincono gli oppositori col 51 per cento. I tre stati si aggiungono ad altri sei (più il Distretto di Columbia) che permettono le unioni civili tra persone dello stesso sesso. Obama, durante la campagna elettorale, si era più volte espresso a favore della legalizzazione, ma con decisioni indipendenti dei singoli stati. In California si votava anche per abolire la pena di morte sostituendola con l’ergastolo. La West Cost meridionale ha detto no: il 53 per cento dei votanti si espressa contro la proposta. Sempre nello stato di Hollywood sarà obbligatorio rendere riconoscibili i cibi geneticamente modificati. Il Massachusetts ha chiesto ai suoi concittadini di esprimersi sulla questione eutanasia: la proposta è stata bocciata con uno scarto irrisorio di voti. Il Colorado e Washington approvano la Marijuana ad uso ricreativo. Sono i primi stati a permettere l’utilizzo non medico della sostanza. Verrà considerata nella legislazione all’incirca come l’alcool. L’Oregon boccia l’analoga proposta con oltre il 55 per cento dei votanti contrari: niente erba nello “stato dei castori”. In Massachusetts sì alla Marijuana, ma soltanto terapeutica. In Arkansas non è passato il quesito: niente erba per curarsi. Il Montana, dove la marijuana a scopo terapeutico è legale dal 2011, si fa marcia indietro: il referendum ha sancito che non potrà più essere utilizzata. La Florida interpellava i suoi elettori per chiedere se annullare i finanziamenti pubblici per le interruzioni di gravidanza : la popolazione ha votato contro. L’aborto per ora non diventerà costoso e privato. E nella contea di Los Angeles si votava per un referendum curioso. La domanda era: volete che sia obbligatorio per gli attori porno indossare i preservativi? I primi spogli parlano di un 58 per cento dei votanti a favore della proposta.