In Romania, a scrutinio praticamente concluso, relativo al 99,56% delle schede, la coalizione di centrosinistra al potere (Unione sociale liberale, Usl) conferma il largo successo nelle politiche di domenica 9 dicembre, ottenendo il 59,34% dei voti. Come ha reso noto la commissione elettorale a Bucarest, al fronte conservatore che fa capo all'Alleanza per una Romania di destra (Ard) è andato il 16,62%. AL VIA LA FORMAZIONE DI GOVERNO. Hanno superato lo sbarramento del 5% anche il Partito del popolo Dan Diaconescu con il 14,30%, e il partito della minoranza ungherese (Udmr) che ottiene il 5,20%. La prospettiva di un prosieguo della coabitazione fra il premier socialdemocratico Victor Ponta, vincitore delle elezioni, e il presidente conservatore Traian Basescu, fa temere tuttavia nuove tensioni fra i due grandi rivali politici protagonisti del duro scontro istituzionale della scorsa estate. Nei prossimi giorni Basescu incontrerà i leader dei partiti per decidere a chi conferire l'incarico di formare il nuovo governo.
Elezioni in Romania, centrosinistra al 59,34%
In Romania, a scrutinio praticamente concluso, relativo al 99,56% delle schede, la coalizione di centrosinistra al potere (Unione sociale liberale, Usl) conferma il largo successo nelle politiche di domenica 9 dicembre, ottenendo il 59,34% dei voti. Come ha reso noto la commissione elettorale a Bucarest, al fronte conservatore che fa capo all'Alleanza per una Romania di destra (Ard) è andato il 16,62%. AL VIA LA FORMAZIONE DI GOVERNO. Hanno superato lo sbarramento del 5% anche il Partito del popolo Dan Diaconescu con il 14,30%, e il partito della minoranza ungherese (Udmr) che ottiene il 5,20%. La prospettiva di un prosieguo della coabitazione fra il premier socialdemocratico Victor Ponta, vincitore delle elezioni, e il presidente conservatore Traian Basescu, fa temere tuttavia nuove tensioni fra i due grandi rivali politici protagonisti del duro scontro istituzionale della scorsa estate. Nei prossimi giorni Basescu incontrerà i leader dei partiti per decidere a chi conferire l'incarico di formare il nuovo governo.