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Romano Prodi


Romano Prodi (Scandiano, Reggio Emilia, 9 agosto 1939) è un economista e un uomo politico italiano.È già stato Presidente del Consiglio dei Ministri del Governo italiano dal 17 maggio 1996 al 9 ottobre 1998 e Presidente della Commissione Europea dal 1999 al 2004.Nel 1963 si affacciò per la prima volta in politica, venendo eletto consigliere comunale a Reggio Emilia per la Democrazia Cristiana. Presidente della Maserati nei primi anni Settanta, successivamente è stato ministro dell'Industria dal novembre 1978 fino al marzo 1979, nel quarto Governo Andreotti. Promosse da ministro un decreto legge che porta il suo nome (legge Prodi), volto a regolamentare la procedura di amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi.Nominato da Spadolini, nel periodo dal 1982 fino al 1989 fu presidente dell'Istituto per la Ricostruzione Industriale, ottenendo risultati nel suo risanamento economico. Fu richiamato a guidare l'IRI nel 1993, guidando una serie di privatizzazioni di diverse società del gruppo, in quel momento la maggiore holding italiana di proprietà pubblica, attiva nei più diversi settori produttivi.Alle elezioni politiche 1996 la coalizione dell'Ulivo si affermò e Romano Prodi venne nominato Presidente del Consiglio dei Ministri. Il Governo Prodi I che si formò ebbe una composizione ulivista e d'indipendenti, e si avvalse di un appoggio esterno di Rifondazione.Anche nella cosiddetta "Seconda Repubblica", Prodi si mantenne sulle sue posizioni, sulla moderazione e sul riformismo di impronta progressista.Il programma politico di Prodi prevedeva la continuazione del lavoro di risanamento dell'economia italiana, che i predecessori Amato, Ciampi e Dini avevano iniziato, per risolvere la notevole crisi economica dell'epoca. Con la convinta prospettiva di far partecipare l'Italia al progetto della moneta unica europea che richiedeva il rispetto di precisi parametri economici, sentiti molto difficili da raggiungere in quel momento in cui si era da poco usciti dallo SME (da cui si rientrò nel novembre del 1996).Si riuscì a raggiungere l'obiettivo, portando il rapporto deficit/PIL nel 1998, il principale parametro del Trattato di Maastricht, lontano dalla soglia minima richiesta dall'Europa. E per il riordino dei conti italiani fu anche stabilito un contributo straordinario per l'Europa, chiamato anche "eurotassa", commisurata ai redditi delle persone, che venne in seguito per il 60% restituita nel 1999, giustificata da un consolidato quadro economico e dal fatto che l'entrata nell'euro aveva portato un considerevole risparmio di interessi sui titoli di Stato.Nel 1998 si apre la crisi, in conseguenza di un voto di sfiducia alla Camera dei Deputati per un solo voto: ne fu causa il mancato appoggio di una parte del gruppo di Rifondazione Comunista, in rottura con la linea politica della coalizione dell'Ulivo, in prossimità del varo della nuova legge finanziaria. Prodi nel 1999 fonda un suo movimento: i Democratici. Con questo partito Prodi coltiva la nascita di un nuovo partito Democratico, ispirandosi al modello del Partito Democratico statunitense.Nel marzo del 1999 Romano Prodi fu nominato Presidente della Commissione Europea. Designato dai governi europei alla Commissione Europea, viene accolto con un appoggio ampio composto in particolare dai parlamentari europei popolari e socialdemocratici. Durante la sua presidenza sono avvenute alcune innovazioni nell'Unione: il 1 gennaio 2002, l'entrata in vigore dell'Euro come valuta corrente in undici paesi dell'Unione; il 1 maggio 2004 l'allargamento dell'Unione ad altri 10 paesi: Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Ungheria; il 29 ottobre 2004, la firma a Roma della Costituzione europea. Molte furono le riforme proposte o appoggiate da Prodi, in materia di mercato interno e di unificazione dello spazio giudiziario europeo (tra cui il cosidddetto "mandato d'arresto europeo").Terminato il suo mandato alla Commissione Europea, Prodi è ridivenuto un punto di riferimento del centrosinistra italiano, venendo scelto da tutti i partiti della coalizione come leader dell'Unione.Già nel febbraio 1995 aveva fondato la coalizione dell'"Ulivo", che lo ha designato come suo candidato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri in occasione delle elezioni politiche. Queste, svoltesi nell'aprile del 1996, hanno visto l'"Ulivo" prevalere sulla coalizione di centro-destra: così, nel maggio 1996, il Presidente della Repubblica affidava a Prodi l'incarico di formare il nuovo Governo. Ottenuta la fiducia delle Camere nello stesso maggio '96, il Governo Prodi è rimasto in carica sino all'ottobre 1998, conseguendo – fra gli altri – l'obiettivo di portare l'Italia nel gruppo di testa dei paesi aderenti all'Euro.La nuova coalizone dell'Unione ha compiuto il suo debutto in occasione delle elezioni regionali del 2005: il suo ritorno alla guida dell'alleanza del centrosinistra è stato salutato dal brillante risultato con il quale l'Unione si è affermata in 12 delle 14 regioni interessate al voto.Il 16 ottobre 2005 si sono svolte, invece, le elezioni primarie per la scelta "ufficiale" del candidato premier della coalizione alle elezioni dell'anno seguente. A proporre questo genere di consultazioni, organizzate per la prima volta in Italia, è stato lo stesso Prodi, che pur godendo del supporto dei maggiori partiti dell'Unione voleva l'approvazione dell'elettorato di centro sinistra, oltre a quella degli apparati burocratici dei partiti che lo compongono. Prodi si è imposto a stragrande maggioranza, ottenendo il 74,1% dei consensi (su oltre 4 milioni di voti) e distanziando gli altri sei candidati. La consultazione si è così risolta in un indubitabile successo personale di Prodi, anche nei confronti dei settori politici della coalizione più dubbiosi della sua leadership, che - a seguito del successo riportato dal "Professore" - non hanno potuto fare altro che accettare il dato di fatto e sostenere la sua candidatura a Palazzo Chigi.Il 9 aprile Romano Prodi ha vinto le elezioni politiche 2006 con uno scarto inferiore ai 25.000 voti. La sua coalizione ha collezionato 340 seggi alla Camera dei Deputati e due soli seggi di vantaggio al Senato della Repubblica. Lo striminzito margine di preferenze con cui L'Unione si è assicurata le elezioni ha dato adito a numerosi reclami e ricorsi, tutti bocciati dalla Cassazione il 20 aprile, che ha confermato quindi la vittoria di Prodi.Romano Prodi ha ricevuto l'incarico dal presidente Giorgio Napolitano il giorno 16 maggio 2006, accettando con riserva. Il giorno dopo, 17 maggio 2006 ha sciolto la riserva, comunicando la lista del Consiglio dei Ministri: curiosamente, ciò è avvenuto esattamente 10 anni dopo la data d'inizio del suo primo governo. Ha inizio il governo Prodi II.luglio 2006 Convegno internazionale a Roma su conflitto Israele-Libano090606 Prodi precisa: "Mai insultato la sinistra radicale"180606 Prodi: ''Il partito democratico lo facciamo davvero''180606  Prodi: No al referendum 200606 Prodi incontra i genitori di Ilaria Alpi220606 Prodi: se vince il 'no' mi impegno a ridurre i parlamentari030706 Liberalizzazioni, Prodi: gente ha capito, andremo avanti060806 Prodi: Governerò per 5 anni. 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