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I sei papi che si sono dimessi prima di Benedetto XVI


1) Papa Clemente I (in carica dal’88 al 97 ). Rinunciò alla carica a favore di Evaristo perché, arrestato ed esiliato, non voleva che i fedeli rimanessero senza una guida spirituale.2) Papa Ponziano (in carica dal 230 al 235). In esilio in Sardegna, con la Chiesa divisa, lasciò per rendere possibile l’elezione di un nuovo Papa. Si dimise il 28 settembre del 235. Il Catalogo Liberiano usava le parole discinctus est. Al suo posto fu eletto papa Antero. Poco prima di questo avvenimento o immediatamente dopo, Ippolito, che era stato deportato in Sardegna con Ponziano, si riconciliò con la Chiesa di Roma e lo scisma che aveva causato ebbe termine.3) Papa Silverio (in carica dal 536 al 537) Vittima di un complotto, fu portato in Licia, dove si stabilì a Patara. Rientrato in Italia, probabilmente a Napoli, Vigilio, suo successore non fu disposto a tollerare il ritorno del suo predecessore illegalmente deposto lo fece portare sull'isola di Palmarola, un isolotto vicino a Ponza. Lì, l’11 novembre, Silverio fu costretto ad abdicare firmando un documento in cui rinunciava al ministero di vescovo di Roma in favore di Vigilio. Fu su quest'isola che il Papa morì a causa delle dure privazioni e del trattamento subito. 4) Papa Benedetto IX (1032-1045) Divenne Papa giovanissimo, probabilmente a 11 anni. Dapprima rinuciò a favore di Silvestro III. In seguito riprese la carica per poi venderla a Gregorio VI, dopo aver abdicato il 1º maggio, forse per il desiderio di sposarsi, vendendo il suo ufficio al prete Giovanni "Graziano" de' Graziani, suo padrino (probabilmente per oltre 650 kg d'oro). Tale procedimento venne definito simonia, parola che si riferisce a Simon Mago, che offrì denaro agli Apostoli per ricevere i doni dello Spirito Santo. Graziano fu incoronato con il nome di papa Gregorio VI il 5 maggio 1045. A Benedetto era stata promessa la figlia di Gerardo di Galeria (già promotore assieme ai Crescenzi, quattro mesi prima, dell'elezione di Silvestro III). Probabilmente, fu solo un'esca per invogliarlo a lasciare il papato e liberarsi definitivamente di lui. Evidentemente Benedetto si pentì presto della vendita, forse perché non gli fu più concessa la mano della fanciulla. 5) Papa Celestino V, detto il Papa del Gran rifiuto (rimase in carica dal 29 agosto al 13 dicembre 1294). A seguito della sua rinuncia fu eletto Papa Bonifacio VIII, mentre lui si ritirava a vita eremitica sino alla morte.  6) Papa Gregorio XII (in carica dal 1406 al 1415). È il periodo dello scisma d’occidente nel quale regnavano contemporaneamente ben tre Papi (Gregorio XII – Papa di Roma, Benedetto XIII – Papa di Avignone e l’antipapa Giovanni XXIII). La situazione viene risolta con il Concilio di Costanza. Gregorio nominò Carlo I Malatesta e il cardinale Giovanni Dominici di Ragusa come suoi delegati. Il cardinale convocò il concilio e autorizzò i suoi atti di successione, preservando così le formule del primato papale. Quindi Malatesta, agendo in nome di Gregorio XII, pronunciò l'abbandono di Gregorio, che i cardinali accettarono, ma in base a precedenti accordi, accettarono anche di mantenere tutti i cardinali che questi aveva creato, dando così soddisfazione alla famiglia dei Correr, e nominando Gregorio vescovo di Frascati e legato pontificio ad Ancona. Il concilio mise inoltre da parte anche l'antipapa Giovanni XXIII (1415) succeduto ad Alessandro V e lo Scisma d'Occidente giunse a conclusione. Gregorio spese il resto della sua vita, due anni, in una tranquilla oscurità ad Ancona.