Snorki sarai tu!

Da 16 anni il gay non è un malato mentale.


 Decine le iniziative in molte citta' italiane, da Aosta a Catania, in occasione della seconda Giornata internazionale contro l'omofobia, cioe' l'ostilita' e il razzismo nei confronti delle persone omosessuali e transessuali.Convegni universitari, incontri nelle scuole, mostre informative e fotografiche, proiezioni di film e documentari, gazebo e volantinaggi in piazza e nelle stazioni ferroviarie, test fai-da-te per scoprire ''quanto sei omofobo''. Mobilitati, oltre ai comitati territoriali Arcigay, anche altre associazioni gay e lesbiche locali e organizzazioni giovanili. In particolare l'edizione 2006 della giornata ha raccolto l'adesione del Forum nazionale dei giovani, che raggruppa, oltre al coordinamento dei giovani di Arcigay, piu' di 50 associazioni giovanili italiane, dagli scout cattolici dell'Agesci ai Giovani musulmani d'Italia, dall'Unione dei giovani ebrei italiani alle organizzazioni giovanili sindacali e di partito.Tra le novita' di quest'anno, inoltre, l'iniziativa ''TreNO contro l'omofobia'' organizzata per domani, presso le stazioni ferroviarie di molte citta', da l'Unione degli studenti, l'Unione degli universitari e la Mutua studentesca, insieme ad Arcigay. ''Ogni anno violenze, aggressioni, intimidazioni, insulti, finanche omicidi colpiscono migliaia di persone anche nel nostro paese'' commenta Fabrizio Calzaretti, coordinatore Arcigay per la Giornata contro l'omofobia.
La giornata internazionale vede l'adesione di 40 diversi paesi in tutto il mondo, attraverso organizzazioni per i diritti umani, per la parita' di diritti di gay e lesbiche e autorita' civili. In Italia sono diverse le amministrazioni locali che hanno approvato ordini del giorno contro l'omofobia: tra le altre il comune di Bologna e le province di Grosseto, Massa Carrara e Rimini.Lo scorso 18 gennaio il Parlamento europeo ha approvato a larga maggioranza una risoluzione contro l'omofobia. Arcigay ricorda che la data della giornata mondiale contro l'omofobia e' stata scelta in ricordo del 17 maggio 1990, quando l'assemblea generale dell'Organizzazione mondiale della sanita' (Oms) ha eliminato l'omosessualita' dalla lista delle malattie mentali, favorendo il superamento del pregiudizio scientifico e della correlata discriminazione sociale ai danni di gay, lesbiche e transessuali.