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Il Colorado approva le unioni civili gay


La Camera del Colorado ha approvato il disegno di legge con 39 voti a favore e 26 contrari; decisivo è stato il cambio della maggioranza: nei due anni passati, le unioni civili omosessuali erano state bloccate dai repubblicani, che però da novembre non controllano più l'Aula. I democratici ora hanno la maggioranza in Senato e alla Camera, dove hanno eletto il primo speaker dichiaratamente omosessuale, Mark Ferrandino. Per Paul Rosenthal, deputato democratico gay di Denver – tra Camera e Senato, in Colorado, ci sono 8 parlamentari dichiaratamente omosessuali - la legge parla di amore, famiglia e uguaglianza. Essere omosessuale, ha detto al Denver Post, “non è una scelta. E' quello che sono, è quello che siamo. Dobbiamo fare leggi che rispettino tutti allo stesso modo”. Gli attivisti omosessuali, naturalmente soddisfatti, hanno comunque affermato che la loro battaglia andrà avanti fino a quando saranno consentiti i matrimoni tra persone dello stesso sesso. “Le unioni civili non sono come i matrimoni, sono qualcosa in meno, non sono abbastanza. Nessuno pensi che abbiamo raggiunto la vetta” ha dichiarato il senatore Pat Steadman, promotore del disegno di legge per tre anni. Gli omosessuali non possono sposarsi in Colorado a causa di un emendamento costituzionale del 2006 che definisce il matrimonio come l'unione tra un uomo e una donna, come del resto il Defense of Marriage Act, la legge federale del 1996 firmata da Bill Clinton - che ora la definisce anticostituzionale - che sarà esaminata dalla Corte Suprema a partire dalla fine del mese, contro cui si sono dichiarati il presidente, Barack Obama, e numerosi esponenti e famosi sostenitori del partito repubblicano, tra cui Clint Eastwood. Il Colorado diventerà il quindicesimo Stato a riconoscere le coppie gay, con il matrimonio o le unioni civili; anche nel District of Columbia sono legali i matrimoni tra persone dello stesso sesso.