Moratti-Ferrante duello all’ultimo votoA Milano l’ex ministro e l’ex prefetto si contendono l’eredità di AlbertiniMILANO — Ora silenzio. Poi, da domani, parola agli elettori di Milano, che lunedì pomeriggio potrebbero conoscere il nome del loro nuovo sindaco. Se molti però indicano Letizia Moratti, l'ex ministro sostenuto dalla CdL al completo, vincente al primo turno, altri danno Bruno Ferrante, l'ex prefetto messo in campo dal centrosinistra, come favorito in un eventuale ballottaggio, grazie anche a una consolidata tendenza che vede l'elettorato di centrodestra non sempre compatto negli appuntamenti semi-estivi. Alla contesa partecipano altri otto candidati, per un totale di 34 liste. È stata una campagna elettorale lunga quella di Milano. A sinistra è iniziata a gennaio con le primarie (fra i concorrenti sconfitti anche Milly Moratti, moglie del patron dell'Inter, e il Premio Nobel Dario Fo), a destra è stata comunque laboriosa per la trattativa che nella coalizione ha portato alla scelta del candidato. Poi, via alle polemiche fra i due esordienti che hanno iniziato a rinfacciarsi i presunti insuccessi nei rispettivi campi, quando erano ministro (peraltro decaduto solo con l'insediamento del nuovo esecutivo) e prefetto.
Milano: votate Bruno Ferrante!
Moratti-Ferrante duello all’ultimo votoA Milano l’ex ministro e l’ex prefetto si contendono l’eredità di AlbertiniMILANO — Ora silenzio. Poi, da domani, parola agli elettori di Milano, che lunedì pomeriggio potrebbero conoscere il nome del loro nuovo sindaco. Se molti però indicano Letizia Moratti, l'ex ministro sostenuto dalla CdL al completo, vincente al primo turno, altri danno Bruno Ferrante, l'ex prefetto messo in campo dal centrosinistra, come favorito in un eventuale ballottaggio, grazie anche a una consolidata tendenza che vede l'elettorato di centrodestra non sempre compatto negli appuntamenti semi-estivi. Alla contesa partecipano altri otto candidati, per un totale di 34 liste. È stata una campagna elettorale lunga quella di Milano. A sinistra è iniziata a gennaio con le primarie (fra i concorrenti sconfitti anche Milly Moratti, moglie del patron dell'Inter, e il Premio Nobel Dario Fo), a destra è stata comunque laboriosa per la trattativa che nella coalizione ha portato alla scelta del candidato. Poi, via alle polemiche fra i due esordienti che hanno iniziato a rinfacciarsi i presunti insuccessi nei rispettivi campi, quando erano ministro (peraltro decaduto solo con l'insediamento del nuovo esecutivo) e prefetto.