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Mastella: Sull'amnistia aprirò il confronto in Parlamento


"Il mio impegno c'e'", pero' "frenate per ora l'entusiamo. Applaudirete dopo". Il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, si rivolge cosi' ai detenuti del carcere di Regina Coeli. Lo fa durante la celebrazione per la festa del 60/mo anno della Repubblica italiana e a chi sventola una bandiera tricolore con su scritto amnistia e indulto dice: "Fra amici bisogna parlare con sincerita'. L'amnistia non e' un atto solitario del ministro. Fosse tale, gia' l'avrei fatto. Pero' posso promuoverlo e lo faro'. Non l'ho fatto fino ad ora per rispetto nei confronti del Parlamento che non e' ancora nella pienezza delle sue funzioni, non essendosi formate le Commissioni Giustizia che dovranno lavorare con me. Voi sapete che occorrono i due terzi del Parlamento per decidere sull'amnistia". Riscuote gli applausi degli oltre 100 detenuti riuniti nella rotonda dello storico carcere della Capitale, il ministro Mastella. Sottolinea come sia importante "umanizzare molto di piu' le carceri" e osserva: "Che ci sia una popolazione eccedente" negli istituti di pena e' dato di cui non possiamo non tener conto". Il Guardasigili aggiunge ancora: "Proporro' quest'azione sul piano parlamentare, ascoltero' tutte le forze politiche e vedremo quello che e' il da farsi". "Ma nessuna ipoteca" ne' sui tempi ne' sugli esiti della richiesta. "Frenate, dunque gli entusiasmi. Il mio impegno c'e' e ci sono forze dell'opposizione che guardano con interesse in questa direzione", ha detto Mastella che ai detenuti si e' rivolto sottolineando "sono piu' ministro vostro di quanto non sia ministro dei magistrati".