Snorki sarai tu!

Un difetto di famiglia


Un film di Alberto Simone, Italia 2002Con Nino Manfredi e Lino Banfi.
Due fratelli si rincontrano alla morte della madre dopo aver lasciato, quarant'anni prima il paese natale. In questo periodo ognuno ha ignorato il destino e addirittura l'esistenza dell'altro, ma il testamento della madre, a cui entrambi erano profondamente legati, li obbliga a compiere assieme il viaggio dal nord al paese d'origine, nel cui cimitero la madre ha chiesto di essere sepolta. Nel corso del viaggio scopriranno di essere ancora profondamente legati e , superando incomprensioni e rancori passati, ritroveranno l'affetto e il rispetto reciproco. La madre, morendo, ha compiuto il suo ultimo atto d'amore.Frase chiave. Nicola cerca assieme al ragazzo delle pompe funebri suo fratello Francesco che è sparito con la sua auto. Lo trova in riva al mare vicino a una scogliera. Nicola riesce a raggiungerlo proprio quando Francesco tenta di suicidarsi gettandosi in mare. Nicola vedendo che è scomparso sotto il livello dell'acqua si tuffa anche lui, ma fatica a trasportarlo a riva. Sopraggiunge il ragazzo che li salva. Mentre Francesco è stato ricoverato nel più vicino ospedale, Nicola e il ragazzo giaciono in sala d'aspetto con degli abiti asciutti in attesa di asciugarsi. Nicola: "Ma chi se lo immaginava che avessi tutti questi capelli" Proietti: "Dottore, mi scusi qppena si asciugano li metto immediatamente sotto il cappello". Nicola: "No, no, no. Mica mi danno fastidio". Proietti con aria sorpresa: "Veramente?". "Mio papà dice che fanno schifo, guai se i clienti me li vedono, ma io non posso tagliarli però. Io suono in un gruppo e in questo gruppo abbiamo tutti i capelli un pò strani". Nicola: "Quindi tu sei un musicista?" Proietti: "Si, ma mio papà non riesce a capirlo e mi obbliga a guidare il carro funebre. Lui dice che quella è l'azienda della famiglia e dice che lui ha fatto un sacco di sacrifici". Nicola: "Non è che ha tutti i torti". Proietti: "Ma la mia passione è la musica, non il carro funebre. Quando io suono stò bene, potrebbe anche essere il mio lavoro... C'è una casa discografica che ci ha chiesto di fare un disco. Quello è un bel mestiere!" A questo punto Nicola sovrappensiero si alza e si incammina e quando Proietti le chiede se va tutto bene lui si riavvicina a lui e gli dice: "Senti Proietti, guarda che se non era per te di cadaveri ne portavi tre a Casebianche". Proietti: "Non si preoccupi dottore, se mi permette già sua madre e un gran bell'impegno, poi il signor Francesco mi sta proprio simpatico e mi sarebbe dispiaciuto parecchio se..." Nicola: "Anche a me".