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Cile: Bachelet avanti, ma si va al ballottaggio


Michelle Bachelet è in testa nelle elezioni presidenziali in Cile, ma servirà un secondo turno tra un mese. Secondo le proiezioni diffuse da Radio Bio Bio la candidata del centrosinistra si sarebbe fermata al 45,7 per cento dei voti. Molto distanziata la rivale della destra, Evelyn Matthei, alla quale si attribuisce il 24,9. Le due donne si giocheranno la presidenza il prossimo 15 dicembre.Tranquilla la giornata elettorale in tutto il Paese, e forte interesse anche sul numero dei partecipanti. È la prima volta difatti che in Cile il voto non è obbligatorio, e dalle percentuali oceaniche delle precedenti consultazioni si dovrebbe essere scesi attorno al 50 per cento. Hanno disertato le urne soprattutto i giovani, che non si riconoscono negli schieramenti tradizionali del sistema politico cileno, immutati da anni. L’altro numero da osservare riguarda la formazione del Parlamento, dove si rinnovano tutti i deputati e metà dei senatori. Dal numero di seggi che conquisterà la Nueva Mayoria, lo schieramento della Bachelet, può dipendere l’esito delle varie riforme strutturali che la candidata socialista ha promesso. Se gli interventi sulla scuola, il fisco e il diritto all’aborto terapeutico potranno essere realizzati anche solo con una maggioranza semplice, lo stesso non sarà possibile per il progetto di riforma costituzionale, che ha bisogno di una maggioranza più ampia. Seguendo le indicazioni di un gruppo di pressione, molti elettori hanno scritto sulla scheda anche la sigla AC, per invocare una assemblea costituente.