Snorki sarai tu!

Olimpiadi di Sochi: una vetrina per la Russia di Putin


Poveri russi: in tutta la loro storia non hanno mai conosciuto la democrazia: prima gli zar, poi il comunismo e adesso il putismo. Da ormai venti anni si è consolidato un regime oscurantista che nega al suo popolo molti diritti basilari; ma che nonostante tutto ha migliorato l'economia dallo sfacelo del periodo succesivo al crollo del comunismo.Le due Pussy Riot scarcerate in seguito all'amnistia hanno dichiato: "Siamo state liberate per migliorare l'immagine del Paese prima delle olimpiadi di Sochi". E spiegano che al posto dell'attuale presidente vedrebbero bene l'ex oligarca Mikhail Khodorkovsky, scarcerato anche lui dopo aver scontato dieci anni di carcere per accuse e condanne viste a livello internazionale come una punizione per aver sfidato il potere di Putin. Grazia, anche, all’equipaggio di Greenpeace che ha attaccato le navi petroliere russe nell’area dell’Artico.C'è poi da considerare come in Russia è considerato il popolo glbt: è infatti vietata la distribuzione di materiale propagandistico a sfondo gay, rivolto ai giovani, in tutto il paese. Questa situazione ha  scatenato grandi polemiche in tutto il mondo. In Russia non è vietato essere omosessuali; ma dichiararsi tali e parlare di temi correlati. Un'impocrisia unica. Le olimpiadi di Sochi per Vladimir Putin sono una vetrina; ma dietro i progetti architettonici grandiosi si nascondono danni ambientali gravissimi e costi enormi. Poi come in ogni dittatura ci sono anche gli attentati dei dissidenti e i recenti fatti di Volvograd dimostrano che il regime non è ben saldo. Ma qualunque risposta il regime deciderà di prendere, lo farà dopo le olimpadi quando l'attenzione del mondo sarà calata e potrà agire e colpire senza preoccuparsi.