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Il Perù al voto


Ha vinto di nuovo, dopo sedici anni. Il leader socialdemocratico dell'Alleanza popolare rivoluzionaria americana (Apra) Alan García Pérez si è aggiudicato il secondo turno delle elezioni presidenziali in Perù, battendo il candidato nazionalista Ollanta Humala.Il quotidiano di Lima El Comercio riferisce le prime dichiarazioni del nuovo presidente: "Il vero sconfitto di queste elezioni è il presidente venezuelano Hugo Chávez. Il Perù ha detto no ai suoi tentativi di interferire con la politica interna del nostro paese".Chávez aveva appoggiato apertamente Humala e minacciato di interrompere le relazioni diplomatiche con Lima in caso di vittoria di García. "Il 4 giugno è stata una giornata storica", scrive nell'editoriale il quotidiano. "La maggioranza dei peruviani è andata a votare per ribadire la vocazione democratica del nostro paese".Non si è trattato di un'elezione qualsiasi, come dimostra anche il basso livello di astensionismo (l'11 per cento): "Da questo voto dipendeva non solo la stabilità del sistema democratico, ma anche la sovranità nazionale davanti alla minaccia del radicalismo autoritario".Diversa l'analisi del quotidiano La República, che sottolinea l'importanza dei voti ottenuti dallo sfidante di García: "È indiscutibile che Humala incarna i sentimenti di un'ampia fetta dell'elettorato, che si sente poco o per niente rappresentato dall'attuale sistema politico ed è stufo di come i governi affrontano la questione della povertà e dell'esclusione sociale".Secondo il quotidiano argentino Clarín, "i peruviani hanno avuto paura di fare un salto nel buio e hanno rieletto García nonostante i cattivi risultati del suo precedente mandato".Ollanta Humala, un ex militare che nel 2000 si era ribellato contro Alberto Fujimori, era considerato una minaccia sia in patria sia all'estero. Proprio a questo si riferisce lo spagnolo El País quando scrive che "il Perù ha scelto il male minore": "García aveva lasciato il paese in preda all'iperinflazione e alla corruzione. Ora, a 57 anni, sembra un politico più maturo".Secondo il quotidiano spagnolo, questo risultato elettorale ha una dimensione geopolitica: "La vittoria di García metterà un freno alle aspirazioni espansionistiche di Chávez. Il Perù non ha seguito l'esempio della Bolivia: García manterrà un accordo di libero scambio con gli Stati Uniti, ma dovrà affrontare le diseguaglianze sociali e le rivendicazioni degli indios"