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Ucraina, uno Stato a rischio scissione


L'Ucraina sin dal momento della sua indipendenza, sulle ceneri dell'Unione Sovietica è stata sempre divisa tra la sua vicinanza alla Russia (sud ed est) e quella all'Unione Europea (nord e ovest). Il fatto è che questa divisione non è netta e non è facile poter considerare la presenza di due Stati in uno. Non si risolve tutto dividendo l'Ucraina perchè c'è un vasto territorio centrale che si divide tra i due sentimenti e che è sempre stato l'ago della bilancia degli avvenimenti accaduti in Ucraina.A fine dicembre il parlamento ucraino emana delle norme in per limitare la libertà di manifestare, che verranno poi in parte riviste per la pressione della folla e sopratutto constringe alle dimissioni il premier in carica. Nel parlamento si forma, quindi, una nuova maggioranza che sfiducia il presidente Yanukovich e lo costringe alla fuga in Russia. Lo stesso giorno viene liberata Yulia Tymoshenko e indette elezioni presidenziali a maggio.Da qui in poi la crisi esce dai confini dell'Ucraina. La Russia interviene e fomenta la minoranza russa che vive in Crimea e minaccia di marciare sul territorio ucraino, invadendone una parte. L'Unione europea e anche gli Stati Uniti, fin qui silenti si limitano a dire che in caso di invasioni si saranno pesanti conseguenze per la Russia; ma non dicono in particolare che cosa. Ma la minoranza russa si fa beffe di questa ipotesi e proclama un referendum per il passaggio diretto della regione della Crimea dall'Ucraina alla Russia. Il referendum a cui partecipèerò solo la popolazione abitante inCrimea (a forte maggioranza russa) ha dato gli esiti che si temeva. Adesso è la Russia a decidere i tempi dell'annessione e chissà che la Russia non si fermi qui. Ue e Stati Uniti devono capire che se si vuole preservare la pace bisogna fare azioni decisi da subito; a questo punto si possono limitare o a fare la figure dei perfetti idioti lasciando fare alla Russia quello che vuole o a fare la guerra.In ultimo si è fatto sentire anche l'ex presidente ucraino Viktor Yanukovich che (dalla Russia) ha detto si essere ancora il leggittimo presidente e che è giusto che la Crimea torni alla Russia. Giusto per capire da chi si parteggia. E sempre da fonti russe si dice che la proposizione del referendum in Crimea è stata nei metodi la stessa di quello in Kossovo; percui fa strano che chi inneggia al Kossovo indipendente si lamenti dell'indipendenza della Crimea dall'Ucraina. E su quest'ultimo punto non c'è da dargli torto: io infatti sono contro entrambi!