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Ddl Delrio svuota province è legge


 
E' stato approvato in parlamento il ddl che riforma le province italiane. Non si tratta di soppressione, infatti, ma di svuotamento. Questo, perchè per eliminarle del tutto è necessario modificare il titolo V° della Carta Costituzionale. Nell'attesa (per questo iter ci vuole almeno un anno e mezzo) si introducono le novità. Si ridisegnano così confini e competenze dell'amministrazione locale in attesa della riforma del Titolo V della Costituzione, l'ultimo passo prima dell'abolizione delle province che intanto diventano enti territoriali di area vasta, di secondo grado. Dal 2015, poi, le città metropolitane subentreranno alle province omonime (sindaco metropolitano sarà il sindaco del comune capoluogo). Con il ddl Delrio sulle città metropolitane, le province, unioni e fusioni di comuni si modifica la struttura degli enti locali. Nascono le città metropolitane e le aree vaste, ossia fusioni di comuni, a loro spetteranno i compiti oggi ricoperti dalle province. Le città metropolitane sono nove: Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Napoli, Bari, Reggio Calabria, alle quali si aggiunge Roma Capitale a cui è dedicato un capitolo a parte del provvedimento visto il suo status di capitale. A queste si aggiungono le città metropolitane istituite conformemente alla loro autonomia speciale dalle regioni Friuli-Venezia Giulia, Sicilia, Sardegna ossia Trieste, Palermo, Catania, Messina, Cagliari. Il territorio delle città metropolitane coincide con quello della omonima provincia. Per quanto riguarda gli organi della città metropolitana, il disegno di legge indica: un sindaco metropolitano; il cui incarico è esercitato a titolo gratuito, due assemblee (presiedute dal medesimo sindaco), il consiglio metropolitano e la conferenza metropolitana. Il consiglio metropolitano è l'organo di indirizzo e di controllo; approva regolamenti, piani, programmi, nonché ogni altro sottopostogli dal sindaco; è il titolare dell'iniziativa circa l'elaborazione dello statuto e le sue modifiche; approva il bilancio (propostogli dal sindaco). La conferenza metropolitana è organo deliberativo dello statuto e delle modifiche. Ha inoltre funzione consultiva sul bilancio. La prima istituzione delle città metropolitane è prevista entro il 1° gennaio 2015. L'aula della Camera, con 260 sì, 158 no e 7 astenuti, ha approvato in via definitiva il ddl. A favore del ddl Delrio hanno votato Pd, Nuovo Centrodestra, Scelta Civica, Udc e Popolari per l'italia. Contro hanno votato Fi, M5S, Lega, Sel e Fratelli d'Italia.