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Europee 2014: presentazione liste


Le elezioni europee del 25 aprile prossimo saranno un test per tutte le forze presenti nello scenario politico italiano, (presenti in parlamento o extra parlamentari) perchè tutte hanno una motivazione interna o esterna su cui si devono misurare. Il Partito Democratico ha aggiunto al suo simbolo la dicitura "Pse", nonostante c'era chi volesse inserire il nome di Matteo Renzi esattamente come aveva fatto Veltroni nel 2008. Renzi ha deciso che nelle prossime politiche (proprio come Veltroni) verrà fatto; in questo caso si vota per riconoscersi tra i socialisti europei. Il Pd dovrà misurare i consensi dei primi mesi del governo Renzi e il suo obiettivo è quello di superare il 33,2% di Veltroni. Inoltre c'è da vedere come il risultato elettorale influirà sulle mosse della minoranza interna che non si è ancora rassegnata allo strapotere di Matteo Renzi. Forza Italia, nonostante sia un partito rifondato da poco, vive una grossa crisi dovuta alle vicende giudiziarie di Silvio Berlusconi. La concessione dei servizi domiciliari consente di fare campagna elettorale (anche se limitata) e viene considerata sicuramente il minore dei mali nel partito. Nonostante tutto, le eccellenti fuoriuscite degli ultimi tempi e il progressivo auto-isolamento del "capo" rendono l'ambiente elettrico. Chissà se Berlusconi riuscità a compiere l'ennessima rimonta e a riportare la situazioni in tranquillità? Il Movimento 5 Stelle continua la sua battaglia contro tutti e tutto. Contro l'Europa; ma anche contro gli altri anti europeisti italiani; proclamandosi come l'unica forza che salverà l'Italia da tutto, che ha la verità in mano; ma sapendo che può permettersi certe sparate proprio perchè sicura di non governare mai. Ormai ha elettori fissi e non è più solo un voto di protesta poichè si attacca a qualunque cosa vada male per dimostrare che gli altri sono ladri e incapaci. Il Nuovo Centrodestra in queste elezioni deve dimostrare che è un vero partito e non solo un insieme di fuoriusciti da Forza Italia. Avendo ottenuto tutti i risultati politici per mano di Berlusconi adesso dovranno procacciarsi i voti. Per essere sicuri di superare lo sbarramento del 4% si uniscono in questa avventura all'Udc e ai Popolari per l'Italia. Questi ultimi, senza questa alleanza, avrebbero avuto praticamente possibilità zero di eleggere anche un solo rappresentante a Bruxelles. La Lega Nord è in grande spolvero; sia per la perdita di consensi di Forza Italia, sia per la politica del segretario Matteo Salvini improntata all'anti-europeismo più duro e all'alleanza con Il Front National di Marine Le Pen. La Lega è accreditata ben più del 4% che servirebbe per eleggere dei rappresentanti e dovrebbe superare quella soglia in scioltezza. I Fratelli d'Italia hanno ottenuto il simbolo di Alleanza Nazionale in concessione per un anno e in queste elezioni cercano di riunire tutte le frangie disperse della destra italiana. Indipendentemente da come andranno le cose (vengono date a pelo sulla soglia del 4%); l'obiettivo più grande è stato perso perchè, anche se hanno riattratto a se personalità come Adolfo Urso (ex Fli) e Gianni Alemanno (ex Pdl); non hanno convinto personalità come Francesco Storace e Adriana Poli Bortone che hanno portato i loro movimenti in un'altra lista, che può essere dannosa per Fratelli d'Italia; ma che non ha nessuna possibilità di eleggere parlamentari europei. La lista formata da La Destra e Io Sud si chiama Destre Unite e veleggia sul 2% scarso, troppo poco anche solo per pensare di ottenere un risultato. Ma possono fare molto male a Fratelli d'Italia. Questo si. C'è un leader europeo sceso direttamente in campo anche in Italia; Alex Tsipras ha infatti deciso di guidare tutte quelle forze italiane che aderiscono ai comunisti europei. I partiti che aderiscono a questa lista sono Rifondazione Comunista e Sinistra Ecologia e Libertà. Si è pensato, a ragione, che non ci fosse in Italia in quell'area una figura capace di aggregare. Detto questo non è chiaro se l'elettorato pur stimando Tsipras si convincerà a votare per uno straniero; poichè simpatizzare per un movimento greco che ha messo fine a un duopolio che durava da decenni e che seguiva alla lettera il programma della Bce è una cosa; ma far diventare questo un voto a casa propria è un'altra. La lista viene accreditata ben sopra il 3%. Se da qui a un mese riuscirà a superare anche il 4% è un mistero e una scommessa. A rappresentare i liberali europei c'è la lista Scelta Europea, chiamamente ispirata a Scelta Civica; ma di cui fanno parte anche Fare per Fermare il declino e Centro Democratico. Tutti insieme sono accreditati del 2% dei consensi per cui è altamente improvabile che riescano ad eleggere qualcuno. In più, a peggiorare la situazione c'è che il partito che rappresentava i liberali nel parlamento europeo uscente, l'Italia dei Valori, non ha voluto far parte di questa lista. Questo è accaduto un pò per riscattarsi dall'infelice esperienza di Rivoluzione Civile e anche perchè senza provabilità di elezione hanno considerato meglio perdere con le proprie effigi. Inoltre, c'è anche per la presenza in quella lista del Centro Democratico, in cui sono presenti dei fuoriusciti proprio dell'Idv. Infine, si presentano anche i Verdi, con un nuovo logo; ma senza nessunissima speranza di muoversi dall'Italia.