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Il nuovo Califfato


Il nuovo «Califfo» del mondo islamico Abu Bakr Al Baghdadi ha fatto il suo primo discorso dopo l’instaurazione del Califfato, per ora esteso da Aleppo alla periferia di Baghdad, ma con l’ambizione, in cinque anni, di tornare all’estensione di quello dell’età d’oro dell’islam, dall’Iran alla Spagna.Al Baghdadi ha trasmesso un audio in cui giustifica il combattimento per la «diffusione dell’islam» durante il Ramadan e incita tutti i musulmani alla jihad per realizzarla. Il califfato proclamato dalla Stato islamico dell’Iraq e della Siria (ora ribattezzato semplicemente Stato islamico, Is), spiega, «appartiene a tutti i musulmani e non solo a coloro che vivono in Iraq e Siria». E presto avrà un dimensione mondiale.Al Baghdadi poi giura vendetta per tutte «le violazioni dei diritti dei musulmani nel mondo». Nemico numero uno gli Usa. E minaccia un altro 11 settembre, anzi un attacco «ancora peggiore». «Gli Stati Uniti sono alla testa degli infedeli e la loro battaglia contro i musulmani è persa. I mujahedin hanno giurato che l’America la pagherà cara, ancora di più rispetto a quello che è stato fatto da Osama Bin Laden».Ma per ora gli sforzi militari, e anche propagandistici, sono tesi all’espansione del califfato, che già ora occupa una superficie, per quanto in gran parte desertica, pari a quella della Francia, con una popolazione di 10-15 milioni di abitanti , due grandi fiumi, il Tigri e l’Eufrate, ricchi d’acqua e giacimenti di petrolio. Ma i sostenitori dello Stato islamico hanno pubblicato su twitter una mappa che indica i territori che i terroristi vogliono conquistare entro cinque anni. Compresa la Spagna: la presa di Madrid, nei piani, è prevista nel 2020.Intano però Al Baghdadi deve svuotare quello che resta della vecchia Al Qaeda, guidata dall’erede di Bin Laden, il medico egiziano Ayman al Zawahiri, e portare sotto la sua leadership cellule e gruppi armati di tutto il mondo islamico. Il primo assaggio ci sarà fra pochi giorni nel sud della Libia, nel deserto in mano ai vari gruppi jihadisti nordafricani. I salafiti libici e tunisini hanno promosso un grande raduno con i capi di tutte le cellule jihadiste del Nord Africa, compresi Boko Haram. Per decidere se restare fedeli ad al Qaeda e ad Ayman al Zawahiri o passare con lo Stato islamico.Già nel passato Mokhtar Belmokhtar, esponente di spicco dell’Aqmi, Al Qaeda nel Maghreb islamico, aveva giurato fedeltà ad al Zawahiri salvo poi avvicinarsi ad Abu Bakr al Baghdadi. Ora la forza di attrazione del califfo è molto, molto più forte. L’Isis, anzi l’Is, sembra destinata a diventare il punto di riferimento di tutti gli islamisti dall’Indo all’Ebro.