Snorki sarai tu!

De Magistris sospeso da sindaco di Napoli


Luigi De Magistris è stato sospreso da sindaco di Napoli (eletto nel 2011) per effetto della legge Severino che impone l'incandidabilità e il divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo per chi ha ricevuto sentenze definitive di condanna per delitti non colposi. "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione". La stessa che è scattata anche per Berlusconi.De Magistris è stato accusato nelle sue funzioni di magistrato di aver delegato Gioacchino Genchi, poliziotto e consulente informatico (entrambi sono stati condannati in primo grado amche se la Procura aveva chiesto l’assoluzione per il primo cittadino) di acquisire tabulati telefonici nell’ambito dell’inchiesta «Wy not» sull’uso di fondi pubblici. Era il 2007 e all’epoca De Magistris era pm a Catanzaro. Tra i numeri «caldi» quelli di otto utenze telefoniche riconducibili a parlamentari, tra i quali Prodi (all’epoca premier) e Mastella (allora ministro della Giustizia). E' stata proprio questa indagine che ha provocato indirettamente la caduta del governo Prodi. (Mastella indagato e non sostenuto dal centrosinistra fece cadere il governo; ma Berlusconi ne aprofittò e inizio una compravvendita di deputati, finora però non dimostrata).Ecco alcuni commenti: Matteo Renzi: «Io trovo quella norma eccessiva perché condannare dopo una sentenza di primo grado è per me ingiusto e contro i principi costituzionali. Ma finché le leggi ci sono vanno applicate. De Magistris ha il dovere di rispettare le leggi». Maurizio Gasparri: «Per risolvere il caso De Magistris-Genchi non serve il prefetto. Basta la Asl. Era già tutto scritto in quella faccia spiritata con bandana arancione quella sera. Guardate la foto e capite l'epilogo. Come direbbe Renzi: game over». Stefano Caldoro (presidente di Regione): «Pur nella distanza politica, il rapporto tra noi è buono e mi dispiace che Luigi sia la vittima di una legge sbagliata. Perché nel nostro Paese mi sembra che il garantismo sia applicato a corrente alternata e io invece mi ritengo un garantista a tempo pieno. Quindi, se reputo che quella legge sia un errore, non ho difficoltà a dirlo. Penso che se un uomo politico venga votato per governare una città, ha diritto a farlo fino in fondo, a meno che non gli venga meno la sua maggioranza, oppure nei casi previsti dal codice penale. Con la Severino, invece, siamo venuti meno a un principio costituzionale di fondo. La Carta dice che si è innocenti fino a sentenza definitiva? E qui, in deroga al principio, si afferma che per essere sospesi basta una condanna in primo grado». Andrea Orlando (attuale ministro della giustizia): «Siamo qui per discutere di prospettive e di costruzione del centrosinistra, non ho nulla da aggiungere rispetto a quello che è stato detto in questi giorni».Interessante, ovviamente, è la reazione del diretto interessato: «Impugnerò la sospensione del prefetto. Io non mi dimetto perché me lo chiede la politica: sono un uomo libero, vado avanti e non mi faccio piegare. Come ho già detto farò il sindaco per strada. Che vuol dire? Che formalmente gli atti li firmerà il vice sindaco, ma il sindaco di Napoli resto io, i cittadini napoletani hanno votato per me. Nel 2016 mi ricandido sindaco di Napoli, sarò giudicato dalla gente». Insomma, se da magistrato è stato giustizialista lottando contro gli abusi della politica; da politico fa l'esatto opposto. Faccio notare come Antonio Di Pietro nel 1996 fu colto da un avviso di garanzia, si dimise da ministro del governo Prodi I, si difese e poi tornò in politica. Che De Magistris sia innocente o colpevole lo diranno i fatti e il tempo; il punto è che bisognerebbe cobnsiderare l'oportunità di continuare a rivestire uin ruolo pubblico in queste situazioni. De Magistris ha dimostrato di essere una di quelle persone che pretende che le regole vengano applicate solo se a discapito di altri.