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Omofobia come omosessualità repressa


Ormai è praticamente un segreto di Pulcinella: l’omofobia, il rigetto verso l’omosessualità, altro non è che omosessualità stessa, repressa ad arte da chi ha paura di ritrovarsi con un compagno di vita dello stesso sesso. Non stò parlando dell'omofobia latente, di chi considera le persone che amano persone dello stesso sesso come gente di serie B; ma quegli individui che in svariati modi si apprestano ad ostacolare fattivamente le vite degli omossessuali in genere o nello specifico. Insomma, i principali oppositori dell’omosessualità altro non sarebbero che omosessuali mancati, che limitano le proprie pulsioni per paura di guardarsi allo specchio. E’ uno studio di Psychology Today a rinverdire la vecchia teoria. Uno su tutti Maurizio Gasparri giusto perchè mi piace fare nomi (e perchè me lo posso permettere, tanto il mio blog non viene letto da nessuno). Certo la verità sulla sua condizione la sa solo lui, ma comporare sempre in certe liste e poi i suoi comportamenti ossessivi fanno pensare che abbia interessi personali nell'attacco all'omosessualità.Che l’omofobia altro non sia che paura di essere omosessuale lo dice persino Wikipedia. Ma ora una fonte ben più qualificata conferma questo tipo di impostazione: e il livello di certezza scientifica che si è in grado di raggiungere questa volta è davvero rilevante, visto che si tratta di indagini che coinvolgono la fisiologia dell’apparato sessuale.Detto questo, non tutti gli omofobi fanno della propria vita una missione anti-omosessualità e quindi mentre alcuni omofobi sono sessualmente repressi, altri provabilmente no.L’omofobia interiorizzata, che colpisce anche tantissimi gay e lesbiche, è la conseguenza diretta dello stigma sociale che si porta dietro l’omosessualità. «Le stesse persone omosessuali possono soffrire della forma interiorizzata, che in questi casi produce insicurezza, scarsa autostima, difficoltà relazionali. Ritengo che alla base del pensiero omofobico ci sia un pensiero sessista, che intende i due generi maschio e femmina come portatori di una differente posizione di potere, sia sociale che all’interno della relazione erotica. L’omosessualità sovverte quest’ordine perché l’uomo si sottrae alla sua posizione di forza, la donna a quella di debolezza, simbolicamente riguadagnando una posizione di parità sociale e all’interno della relazione. E infatti statisticamente gli uomini sono più omofobi delle donne perchè hanno una posizione di potere da difendere, i gay maschi fanno più paura perché abdicano alla loro posizione dominante, le lesbiche sono invisibili perché ritenute innocue nella loro inadeguatezza al potere. Se ci fate caso, chi è etero e non è sessista, molto raramente è omofobo.