Sentenza storica della Corte Suprema americana, che ha respinto i ricorsi contro i matrimoni gay presentati da cinque Stati - Virginia, Oklahoma, Utah, Wisconsin e Indiana - dove tribunali di grado inferiore li avevano vietati. Così facendo la Corte ha fissato un precedente che potrebbe aprire ai matrimoni gay in tutti gli Stati dell'Unione. I cinque Stati in questione avevano chiesto alla Corte Suprema di rivedere la sua decisione del giugno 2013, vietando dunque i matrimoni tra persone dello stesso sesso. Con la sentenza della scorsa estate, infatti, la Corte aveva dichiarato incostituzionale il DOMA (Defense of Marriage Act), riconoscendo dunque di fatto i matrimoni tra persone dello stesso sesso anche a livello federale. La decisione della Corte è arrivata senza alcuna spiegazione e garantisce che i matrimoni tra persone dello stesso sesso restino legali nei cinque stati che avevano presentato appello. Le unioni gay erano state bloccate in attesa della disposizione della Corte Suprema.
Matrimoni gay negli Usa. Sentenza storica della Corte suprema: respinti i ricorsi di 5 Stati
Sentenza storica della Corte Suprema americana, che ha respinto i ricorsi contro i matrimoni gay presentati da cinque Stati - Virginia, Oklahoma, Utah, Wisconsin e Indiana - dove tribunali di grado inferiore li avevano vietati. Così facendo la Corte ha fissato un precedente che potrebbe aprire ai matrimoni gay in tutti gli Stati dell'Unione. I cinque Stati in questione avevano chiesto alla Corte Suprema di rivedere la sua decisione del giugno 2013, vietando dunque i matrimoni tra persone dello stesso sesso. Con la sentenza della scorsa estate, infatti, la Corte aveva dichiarato incostituzionale il DOMA (Defense of Marriage Act), riconoscendo dunque di fatto i matrimoni tra persone dello stesso sesso anche a livello federale. La decisione della Corte è arrivata senza alcuna spiegazione e garantisce che i matrimoni tra persone dello stesso sesso restino legali nei cinque stati che avevano presentato appello. Le unioni gay erano state bloccate in attesa della disposizione della Corte Suprema.