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Di Pietro esce da Idv


Quello che è successo lo scorso fine settimana a SanSepolcro, al crogresso dell'Idv ha del clamoroso. Se ne è parlato poco poco perchè il partito è ridotto ai minimi termini; ma Antonio Di Pietro è stato archiviato: non espulso, ma in fin dei conti messo alla porta. Si sono votate due mozioni: una più filo Pd del segretario Messina, l'altra fieramente di alternativa capitanata da Di Pietro che voleva che l'Idv continuasse sulla strada di quando fatto la scorsa legislatura. La sua linea fortemente critica verso il governo Renzi ha ottenuto soltanto 6 voti su 75, mentre ha prevalso quella di Ignazio Messina, colui che lo ha sostituito alla segreteria del partito e che punta ad una robusta collaborazione con il Pd.''Quanto accaduto il fine settimana a San Sepolcro ha segnato il peggiore epilogo del partito''. Lo ha dichiarato in una nota il prof. Antonio Borghesi, già capogruppo Idv alla Camera, in merito all'allontanamento da parte dell'esecutivo di Italia dei Valori di Antonio Di Pietro. Per Borghesi ''l'attuale dirigenza di Italia dei Valori ha finalmente soddisfatto la celata richiesta del Pd, da almeno un paio di anni, di disfarsi di Antonio Di Pietro. Cosa avranno trattato in cambio dalla testa del loro fondatore? Un ministro e tre o quattro deputati?''. Borghesi ha continuato sostenendo che ''io che ho rappresentato l'opposizione al presidente arrivando anche a denunciare alcune sue scelte, sono testimone del totale consenso che il presidente aveva presso chi oggi lo rottama. E quel volgare tiro al bersaglio ha offeso 14 anni di storia di quanti hanno creduto in quel partito''.Messina spende poche poche parole per il suo predecessore: "E' iniziata una nuova era politica". Di Pietro invece giura di non lasciare la politica, di fondare un nuovo partito e di candidarsi a sindaco di Milano sfidando Pisapia.