Snorki sarai tu!

Nel torinese autobus solo per rom


Comune di Borgaro Torinese. Autobus numero «69», un quarto d’ora di tragitto da via Stampini, periferia est di Torino, a Borgaro, passando davanti campo nomadi di strada Aeroporto. Ma sono i primi sei o sette minuti quelli critici. Quelli dove i ragazzini dell’accampamento rom salgono dal centro per tornare a casa, o viceversa. E allora può accadere quel che è capitato ad Ira, giovane moldava, dai capelli biondissimi. «Molestavano tutti. Prendevano a pugni la macchinetta che timbra i biglietti. Sono intervenuta e loro mi hanno piantato un coltello proprio, qui, sulla guancia. E me ne hanno dette di tutti i colori. Se non era per il conducente non so come sarebbe finita». Male. Ovvio.Claudio Gambino (Pd) e il suo assessore ai trasposti, Luigi Spinelli (Sel) hanno deciso di istituire un servizio autobus solo per rom per evitare queste problematiche. I controllori hanno cercato di non far precipitare la situazione, ma non serve fare multe ( da 70€) poichè nessun rom paga e quando a un rom ne viene fatta una perlopiù dichiara che pagherà quando avrà raggiunto la cifra tramite elemosina. Insomma, una situazione insostenibile.Il punto, però, è come risolverla. Il sindaco e l'assessore ai trasporti, appunto, decidono di fare bus diversi, come se questo servisse a non fare incontrare più rom e torinesi e come se tutti i rom fossero delinquenti e tutti gli italiani brava gente. Secondo me, bisognertebbe solo far rispettare la legge: italiano o rom che sia. Chi non rispetta la legge va (o anche il viver civile) va punito. Nello specifico, se regolarmente si creano disordini su quei bus vanno costantemente stazionati da forze dell'ordine. Forse dell'ordine che comunque sono dovute intervenire a cose fatte. Tanto vale prevenire i disagi. Il vero razzismo è credere che tutti i rom siano delinquenti e che per risolvere questa situazione si debba per forza separarli dalla popolazione creare. Contribuendo quindi a creare ghetti e a non farli integrare.