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Referendum Usa: anche Oregon e Washington dicono sì alla marijuana 'ricreativa'


Insieme all'elezione del congresso, gli americani sono stati chiamati a esprimersi anche su 147 referendum. Le materie sono le più disparate, dalla legalizzazione delle marijuana alla caccia all'orso alla protezione del salmoneselvatico, passando per il salario minimo garantito, l'aborto e la tassa sulle bevande gassate dolci. Vediamo i primi risultati.MARIJUANA - Molto diversificato il voto degli americani sulla cannabis. La capitale americana, Washington Dc, dice sì alla legalizzazione della marijuana. La misurà è stata approvata con il 67% dei voti a favore e prevede che i cittadini possano avere con sè fino a 57 grammi di marijuana e coltivare sei piante senza rischiare di essere perseguiti.La Florida invece dice no anche alla legalizzazione della marijuana per uso terapeutico. L'emendamento non ha ottenuto il 60% dei voti necessari per essere approvato. Si è trattato però di un voto di misura, con la legalizzazione che ha ottenuto il 57% dei voti. E intanto l'Oregon diventa il terzo stato americano a legalizzare la marijuana a uso ricreativo. Gli elettori si sono espressi favorevolmente alla legalizzazione dopo aver respinto una misura misura simile nel 2012. Con il sì l'Oregon diventa il terzo stato americano a legalizzare la marijuana a uso ricreativo con Colorado e Washington.BIBITE GASSATE - Dove ha fallito l'ex sindaco di New York, Michael Bllomberg, hanno trionfato in California quanti hanno proposto un referendum per tassare le bibite gassate contenenti zucchero. A San Francisco e a Berkeley sara' imposta una tassa di un centesimo per ogni centilitro (0,1 litri) di Coca-Cola, Fanta, Sprite e tutte le bevande contenenti zucchero vendute. L'obiettivo del referendum è bloccare l'epidemia di obesità nello Stato.