Snorki sarai tu!

In Faccia - Piero Pelù


“In faccia” è l’emblematico titolo del nuovo album di Piero Pelù, il quarto nella sua carriera da solista.A due anni di distanza da “Soggetti smarriti”, il quarantaquattrenne cantautore fiorentino ritrova la sua anima più schiettamente rock e la mescola abilmente al sound pop che ha caratterizzato gli ultimi lavori, confezionando in soli nove mesi un album destinato al successo e ad accontentare sia nostalgici dei Litfiba che giovani amanti della leggerezza pop. Annunciato come “l’opera della svolta”, In faccia è un album diretto ed evidentemente scevro da condizionamenti dello “showbiz”, un tuffo nel rock semplice e immediato che abbandona la sperimentazione musicale e ritrova la sua essenza più pura esprimendosi esclusivamente attraverso l’uso di chitarra-basso-batteria e voce. Dieci brani in bilico tra energia e impegno, dalla travolgente Tribù, primo singolo estratto, alla grintosa traccia che da il titolo all’album, apertura corale e ritmo martellante per uno dei brani più convincenti della carriera dell’artista; passando per i riff graffianti di Sorella notte per arrivare ad una profondità di temi frutto di un autentico impegno sociale. Accompagnati da una voce più pulita e meno teatrale del solito, viaggeremo dunque, tra l’inferno di chi attende la propria esecuzione nel Grand Hotel De La Muerte, e i marciapiedi delle nostre sorelle prostitute, tra i burka mentali –del tutto simili a quelli fisici tanto disprezzati dall’occidente- dietro cui vive gran parte della nostra società, fino alla bellissima Fiorirà, dedica a Peppino Impastato, Don Ciotti e a tutti coloro che quotidianamente combattono la mafia, per momento più alto dell’album, che, tra un coinvolgente fischiettato morriconiano e un crescendo di chitarra, ne condensa il messaggio assicurandoci che “tutto può cambiare e che a primavera sui fiori tagliati fiorirà la gerbera” anche nella più infeconda delle terre.In faccia è l’album di un artista maturo, socialmente impegnato, in pace col suo passato che non dimentica di ringraziare Ghigo, compagno di diciotto anni di successi, e sceglie di registrare nello studio O-ZONE che fa uso di energia solare “perché le energie alternative al petrolio e al nucleare sono pulite, inesauribili e fino ad oggi non hanno generato nessuna guerra”; a ribadire ancora una volta il binomio inscindibile tra sogno e concretezza, tra impegno e rock.