Snorki sarai tu!

Dopo le regionali: i due Mattei e quasi nient'altro...


Le regionali non hanno cambiato le carte in tavola e tutte le squadre in campo sono convinte di andare a una prova di forza con le altre. Da notare che le squadre in campo sono superiori ai partiti presenti in Parlamento; poichè in più di un partito c'è più di una squadra.Prendiamo ad esempio il Jobs Act appena approvato alla Camera. La notizia non è tanto che sono uscite dall'aula tutte le opposizioni tranne Fratelli d'Italia (Lega, M5s, Forza Italia e Sel); ma che sono usciti anche una trentina di parlamentari del Partito Democratico che hanno contestato il provvedimento nonostante il compromesso fatto con il gruppo Speranza-Bersani. La legge è stata approvata; ma visto le modifiche fatte rispetto al Senato; deve ritornare in quest'ultima camera dove il governo non è certo al sicuro con i numeri. Il Jobs Act sarà davvero approvato entro fine anno? Rimarrebbe una votazione; ma essendo un'incognita è in dubbio anche il suo svolgimento. Cosa farà Matteo Renzi?Se nel Pd è tempesta, Forza Italia non sta meglio. Silvio Berlusconi ha incassato male la sconfitta e ancora peggio le critiche di Raffaele Fitto. Ma la cosa peggiore è come crede di uscire dalla tempesta, visto che fino a marzo sarà ancora limitato nei movimenti vista la condanna ai domiciliari che sta scontando. Berlusconi ha detto che il Patto del Nazareno continua; ma allo stesso tempo che vuole riorganizzare il centrodestra con la Lega Nord di Matteo Salvini. E qui si deve già far presente che il Nuovo Centrodestra non farebbe parte della coalizione per disprezzo ricambiato con la Lega Nord, invece Fratelli d'Italia sarebbe della partita. Bene, il progetto di Berlusconi è questo: Salvini candidato premier e lui capo della coalizione. La Lega aveva precedentemente detto che una coalizione con Forza Italia avrebbe voluto dire la stesura di un programma che comprendeva l'addio a Shengen, all'Euro e infine all'Unione Europea. Berlusconi potrebbe anche acconsentire; ma non considera che verrebbe cacciato dal Ppe in campagna elettorale e cannibalizzato (fenomeno già cominciato alle regionali emiliano-romagnole) a risultato elettorale acquisito. Prendiamo atto anche che tutto questo possa avvenire e che Berlusconi si spinga davvero così oltre. Berlusconi stesso ammette che andare a votare adesso vorrebbe dire farlo con il Consultellum in almeno una camera ( due se non si riesce ad approvare la legge elettorale entro fine anno). In ogni caso e qualunque cosa gli italiani votassero si sarebbe costretti ad un altro governo di larghe intese. Ed è evidente che la prima cosa che accadrebbe sarebbe che la Lega si sottrarrebbe di nuovo restando all'opposizione. Adesso, ammesso che ci fossero dei numeri per un governo di larghe intese e che non si fosse davanti a un caso Belgio; mi chiedo perchè fare tutto questo sfracelo (annullare il proprio partito, sfasciare la Ue ecc.) per non ottenere nulla e tornare al punto di partenza?L'unica opposizione interna che sembra inerme è quella della Lega Nord e cioè il duo Maroni-Tosi. Ma questo non perchè siano stati convinti dalla strategia di Matteo Salvini, ma perchè sono paralizzati dal successo dello stesso. Nella Lega si sta vivendo quello che si è vissuto nel Pd dopo le europee. Nei prossimi mesi potrebbero succederne delle belle anche in questo partito. Poi va considerata anche la costruizione della Lista Salvini (la Lega Sud con cui presentarsi alle regionali di Puglia e Campania in primavera).Nel Movimento 5 Stelle è guerra aperta essendo messo tutto in discussione, persino Beppe Grillo. Federico Pizzarotti sostiene che chiede un chiarimento già dalla fine delle europee. Ma i sintomi dell'insuccesso c'erano già tutti se si pensa al 2% raccolto alle elezioni del mese scorso di Reggio Calabria e anche la "cacciata" di Paola Taverna dalla manifestazione del quartiere di Tor Sapienza a Roma accusandola di essrere una politica. Una offesa mortale per lei; che però non è riuscita a convincere di essere una di loro. Il Movimento che doveva entrare in Parlamento per aprirlo come una scatoletta di tonno; si è invece perso nel suo immobilismo fino a diventare prima sfondo e poi parte di esso.