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Grillo è "stanchino": M5S affidato a un "direttorio"


Forse era ipotizzabile già da tempo; ma l'ennesima sconfitta eletorale ha fatto esplodere gli animi nel Movimento 5 Stelle. Dei parlamentari hanno infatti criticato Grillo per come è condoto il partito e perchè non è stata fatta campagna elettorale: insomma incolpano lui del fatto che buona parte dell'elettorato che aveva fatto dell'Emilia Romagna la regione in cui erano più votati, li ha abbandonati. Lui per risposta li ha di fatto cacciati: sto parlando di Massimo Artini e Paola Pinna. Li ha accusati di non aver rendicontato le spese e restituito i soldi versando al fondo per le Pmi. La Pinna in special modo ha dimostrato che Grillo ha mentito mettendo on line i bonifici: ma il web ha decretato lo stesso la loro esplulsione.Poi c'è stata una rivolta pacifica dei parlamentari e di elettori del Movimento sotto casa di Beppe Grillo con molti altri che si dicono pronti a lasciare. Forse questo è stato il punto di non ritorno per Grillo, che ha deciso di lasciare lui. Si è dichiarato "stanchino" e ha proposto cinque garanti - anziché uno solo al comando - per i Cinque Stelle. E via web ha chiesto alla sua base: "Sei d'accordo con la decisione di formare una struttura di rappresentanza più ampia di quella attuale?". Il referendum ha finito col promuovere il cambio di rotta. Una lista bloccata: Alessandro Di Battista, Luigi Di Maio, Roberto Fico, Carla Ruocco, Carlo Sibilia. Quattro campani su cinque. Come se, forse in risposta alla Lega, il Movimento mostrasse di voler guardare a sud. Tutti insieme, su Facebook, ringraziano. Ovviamente la decisione è stata ratificata dal web, come tradizione del Movimento: hanno partecipato alla votazione 37.127 iscritti certificati. Ha votato sì il 91,7%, pari a 34.050 Voti. Di contro, ha votato no l'8,3%, pari a 3.077 voti. Su Twitter, il "grazie" del fondatore e 'garante' che sul blog scrive anche: "Gli iscritti hanno votato sì con il 69,8% dei voti alla domanda sei d'accordo che Pinna e Artini non possano rimanere nel M5s? Si prende atto di questa decisione. D'ora in poi si richiede che Artini e Pinna non parlino più a nome del M5s o utilizzino il logo del M5s per la loro azione politica. Sarà inoltre loro inibito l'accesso al sistema operativo del M5s on line". Insomma, punto e a capo.