Snorki sarai tu!

Sciopero generale Cgil Uil


Questo sciopero è stato convocato contro la legge di stabilità e il Jobs Act. Originariamente solo dalla Cgil; poi anche dalla Uil e dalla Ugl. La Cisl è rimasta contraria allo sciopero poichè crede che "Il Paese ha bisogno di fabbriche aperte, non occupate e la Cisl non si sente affatto isolata. Un sindacato che ha 4 milioni di iscritti non può sentirsi isolato (...) Questo Paese ha bisogno di lavoro,che è la priorità(...). Io rispetto chi fa sciopero, la Cisl ha scelto un'altra strada, che è quella della protesta,ma anche della proposta. Lo sciopero generale non è la soluzione adatta per fronteggiare i temi del lavoro". Lo ha detto Annamaria Furlan, segretario generale della Cisl.Adesioni oltre il 60%. E' questo il dato fornito dai sindacati nel giorno dello sciopero generale. Cortei in 54 città, otto ore di stop e un milione e mezzo di persone in piazza. Bloccato il trasporto pubblico: il 50% dei treni e degli aerei resta fermo. La percentuale sale all'80% per gli autobus. Anche se le Ferrovie dello Stato in un comunicato affermano che hanno circolato fino alle 14 il 95,89% di treni a media-lunga percorrenza e il 73% di treni regionali.I leader sindacali attaccano l'esecutivo di Matteo Renzi. Senza sconti. Susanna Camusso: "Nel Jobs Act ci sono norme da anni '20". Carmelo Barbagallo, Uil: "Blocchiamo il Paese per farlo ripartire. Faremo una nuova Resistenza". Maurizio Landini: "Grande risposta dei lavoratori contro le politiche del governo". Tante le reazioni della politica. Giorgio Napolitano: "Serve rispetto reciproco". In alcune piazze la tensione è alta. Soprattutto a Milano e Torino dove le forze dell'ordine hanno caricato studenti e antagonisti.Le reazioni del governo allo sciopero sono di massimo rispetto per la forma di protesta; ma con la volontà di continuare per la strada intropresa poichè i sindacati si convocano quando ci sono delle vertenze aziendali; non quando c'è da decidere la politica legislativa o la legge di stabilità. Matteo Renzi: "Lo sciopero generale è un momento di alta protesta. Noi abbiamo profondo rispetto anche se io non sono d'accordo con le ragioni". Giuliano Poletti: "Ascoltiamo la piazza ma siamo intenzionati ad andare avanti con l'attuazione delle riforme, non possiamo permetterci un colpo di freno, oggi l'Ue ci chiede di essere coerenti coi nostri impegni".