Smer, il partito di centro sinistra guidato da Robert Fico, è stato il piú votato alle elezioni politiche anticipate slovacche, secondo i primi exit poll. Un dato che rispetta le previsioni della vigilia: l'opposizione di centro sinistra era data in vantaggio nei confronti dell'unione democratica cristiana slovacca del leader uscente di centro destra Mikulas Dzurinda. Ma il divario sembrerebbe meno ampio delle previsioni. Secondo gli exit poll infatti Smer avrebbe ottenuto il 26,7 dei consensi e l'Unione democratica cristiana slovacca il 13,6 %.Fico ha vinto le elezioni ma da solo non ha la maggioranza e non puó quindi garantire la governabilità. Solo una coalizione potrà dar vita a un nuovo governo. Il leader del centro sinistra aveva impostato la campagna elettorale criticando le riforme del centro destra.Mikulas Dzurinda, premier negli ultimi otto anni, ha portato la Slovacchia in Europa e a una crescita economica che nel 2005 ha superato il 6%, ma paga lo scontento degli strati piú deboli della popolazione che non hanno apprezzato il suo rigido programma riformista.
Elezioni in Slovacchia. Vince la sinistra.
Smer, il partito di centro sinistra guidato da Robert Fico, è stato il piú votato alle elezioni politiche anticipate slovacche, secondo i primi exit poll. Un dato che rispetta le previsioni della vigilia: l'opposizione di centro sinistra era data in vantaggio nei confronti dell'unione democratica cristiana slovacca del leader uscente di centro destra Mikulas Dzurinda. Ma il divario sembrerebbe meno ampio delle previsioni. Secondo gli exit poll infatti Smer avrebbe ottenuto il 26,7 dei consensi e l'Unione democratica cristiana slovacca il 13,6 %.Fico ha vinto le elezioni ma da solo non ha la maggioranza e non puó quindi garantire la governabilità. Solo una coalizione potrà dar vita a un nuovo governo. Il leader del centro sinistra aveva impostato la campagna elettorale criticando le riforme del centro destra.Mikulas Dzurinda, premier negli ultimi otto anni, ha portato la Slovacchia in Europa e a una crescita economica che nel 2005 ha superato il 6%, ma paga lo scontento degli strati piú deboli della popolazione che non hanno apprezzato il suo rigido programma riformista.