Il governo Hamas vuole la tregua con Israele ed e' pronto a trattare con le fazioni palestinesi per convincerle a mettere fine al lancio di razzi da Gaza. In cambio, pero' chiede allo Stato ebraico di sospendere le attivita' nei Territori palestinesi. "Ho parlato con il primo ministro e ha detto che certamente vogliamo la calma ovunque", ha dichiarato il portavoce dell'esecutivo Ghazi Hamad, nel riferire di un colloquio con il premier Ismail Hanyeh. "Siamo interessati al cessate-il-fuoco ovunque", ha insistito in un'intervista, in ebraico, alla radio israeliana. Hamad ha pero' poi precisato che Hamas si attende da Israele il primo passo. "Non abbiamo nessun problema a sospendere il lancio di razzi, ma a condizione che Israele metta fine agli attacchi militari, in tutte le forme, nei confronti dei palestinesi a Gaza e in Cisgiordania", ha detto. Questa mattina miliziani palestinesi hanno lanciato quattro razzi da Gaza verso il territorio israeliano: due sono caduti nella zona industriale di Sderot e altri due sul kibbutz Niram, poco piu' a sudovest. Una persona e' rimasta lievemente ferita nell'attacco che ha provocato anche danni materiali. Il quotidiano israeliano 'Haaretz' ha riferito che Hanyeh lunedi' ha convocato i capi delle brigate Ezzedin al Qassam (braccio armato di Hamas) e ha chiesto loro di fermare gli attacchi per una settimana, in modo da verificare se Israele rispetta la tregua concordata nel marzo del 2005. A spingere Hanyeh sarebbe stata anche la minaccia di ucciderlo arrivata dal partito Kadima, del premier israeliano Ehud Olmert. Hamas ha ripreso il lancio di razzi venerdi' scorso, dopo 16 mesi di relativa calma, in seguito alla morte di otto civili palestinesi in una spiaggia di Gaza, sette dei quali membri di una stessa famiglia. L'Autorita' nazionale considera l'aviazione israeliana, che poco prima aveva bombardato la zona, responsabile della strage mentre il governo dello Stato ebraico ha respinto l'accusa, sostenendo che sul litorale di Gaza e' saltato in aria un vecchio ordigno. Secondo un portavoce militare israeliano, nonostante Hamas continui a colpire e' notevolmente diminuito il numero degli ordigni lanciati: dai 30-40 di venerdi' si e' passati agli otto di ieri.
Hamas vuole la tregua con Israele
Il governo Hamas vuole la tregua con Israele ed e' pronto a trattare con le fazioni palestinesi per convincerle a mettere fine al lancio di razzi da Gaza. In cambio, pero' chiede allo Stato ebraico di sospendere le attivita' nei Territori palestinesi. "Ho parlato con il primo ministro e ha detto che certamente vogliamo la calma ovunque", ha dichiarato il portavoce dell'esecutivo Ghazi Hamad, nel riferire di un colloquio con il premier Ismail Hanyeh. "Siamo interessati al cessate-il-fuoco ovunque", ha insistito in un'intervista, in ebraico, alla radio israeliana. Hamad ha pero' poi precisato che Hamas si attende da Israele il primo passo. "Non abbiamo nessun problema a sospendere il lancio di razzi, ma a condizione che Israele metta fine agli attacchi militari, in tutte le forme, nei confronti dei palestinesi a Gaza e in Cisgiordania", ha detto. Questa mattina miliziani palestinesi hanno lanciato quattro razzi da Gaza verso il territorio israeliano: due sono caduti nella zona industriale di Sderot e altri due sul kibbutz Niram, poco piu' a sudovest. Una persona e' rimasta lievemente ferita nell'attacco che ha provocato anche danni materiali. Il quotidiano israeliano 'Haaretz' ha riferito che Hanyeh lunedi' ha convocato i capi delle brigate Ezzedin al Qassam (braccio armato di Hamas) e ha chiesto loro di fermare gli attacchi per una settimana, in modo da verificare se Israele rispetta la tregua concordata nel marzo del 2005. A spingere Hanyeh sarebbe stata anche la minaccia di ucciderlo arrivata dal partito Kadima, del premier israeliano Ehud Olmert. Hamas ha ripreso il lancio di razzi venerdi' scorso, dopo 16 mesi di relativa calma, in seguito alla morte di otto civili palestinesi in una spiaggia di Gaza, sette dei quali membri di una stessa famiglia. L'Autorita' nazionale considera l'aviazione israeliana, che poco prima aveva bombardato la zona, responsabile della strage mentre il governo dello Stato ebraico ha respinto l'accusa, sostenendo che sul litorale di Gaza e' saltato in aria un vecchio ordigno. Secondo un portavoce militare israeliano, nonostante Hamas continui a colpire e' notevolmente diminuito il numero degli ordigni lanciati: dai 30-40 di venerdi' si e' passati agli otto di ieri.