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Napolitano conferma le dimissioni


"Questa volta sarà un discorso speciale e diverso". E' stato l'esordio del presidente Giorgio Napolitano.Durante il discorso di fine anno, il capo dello Stato ha annunciato subito le prossime dimissioni. "Il destinatario di questo discorso è anche chi presto mi succederà nella presidenza della Repubblica. Rassegnerò le dimissioni. L'età da me raggiunta porta limitazioni e difficoltà nel mio ruolo. A quanti auspicano che continui il mio impegno, dico che ho il dovere di non sottovalutare i segni dell'affaticamento. Ritengo di non poter oltre ricoprire la carica".Poi ancora: "Resto convinto che la responsabilità offertami nell'aprile del 2013 sia risultata determinante per dare un governo all'Italia. Ma è positivo che ora si torni alla normalità costituzionale, ovvero alla regolarità dei tempi di vita delle istituzioni, compresa la presidenza della Repubblica. Si sono superati momenti di acuta tensione. Si è contrastata l'immagine dell'Italia alla deriva. E' stato realizzato il mio auspicio di un inizio incisivo della riforma. E' in moto un processo di cambiamento indispensabile"."Solo riconquistando intangibili valori morali la Repubblica potrà andare avanti. Non lasciamo che a occupare lo spazio siano solo italiani indegni". Durissime le parole che il presidente dedica allo scandalo di Mafia Capitale. "Un sottosuolo di marciume da bonificare". Per poi "affrontare le più gravi patologie di cui il nostro paese soffre: a cominciare da quella della criminalità organizzata e dell'economia criminale e da quella di una corruzione capace di insinuarsi in ogni piega della realtà sociale e istituzionale, trovando sodali e complici in alto".Napolitano ha, subito dopo, per contrasto elencato gli esempi nobili di italiani che danno lustro al Paese (e su questo la voce del presidente si è rotta). In contrasto con “gli italiani indegni” ci sono dunque “figure esemplari”. Come Fabiola Gianotti, diventata direttore generale del Cern, l’astronauta Samantha Cristoforetti, Serena Petriucciuolo, ufficiale della guardia costiera che sulla nave Etna, la notte di Natale, ha aiutato una profuga nigeriana a partorire. E ancora Fabrizio (citato solo per nome verosimilmente per motivi di privacy), il medico di Emergency che si è ammalato di ebola durante il suo servizio in Sierra Leone. E infine un accenno ai soccorritori italiani che hanno portato in salvo centinaia di passeggeri del traghetto Norman Atlantic, nel mare Adriatico, tra la Puglia e l’Albania. Napolitano parla anche del futuro dei "nostri ragazzi". Poi aggiunge: "La questione chiave è il dilagare della disoccupazione giovanile e la perdita dei posti di lavoro". E il presidente invita a uno sforzo collettivo. Ulteriore. Perchè "dalla crisi mondiale purtroppo non siamo riusciti a sollevarci". Ciò che serve è il "recupero di una ragionata fiducia in noi stessi". L'unica strada per "far rinascere la politica nell'accezione più alta". Perchè la crisi - come spesso nelle parole del presidente - è anche una opportunità per far "nascere un'Italia nuova".Napolitano ha parlato per non più di venti minuti e fin da subito ha chiarito che va via perchè proprio non riesce a reggere gli impegni. Non credo che vivrà ancora a lungo e mi sembra giusto francamente che l'ultimo periodo delle sua vita (dopo 60 anni di politica) sia di meritato riposo.