Snorki sarai tu!

La Grecia va ad elezioni anticipate


Nei prossimi due mesi Atene avrebbe dovuto raggiungere un'intesa con la Troika per chiudere il piano di salvataggio. E al tavolo dei negoziati Bce, Ue e Fmi hanno chiesto altri 2,5 miliardi di tagli per garantire l'ultima tranche di aiuti. Antonis Samaras per prendere tempo ha deciso di anticipare di qualche mese l'elezione del Presidente della Repubblica. L'anticipo consente al Governo di non farsi carico dell'ennesimo piano d'austerity indigesto all'elettorato.Come da Costituzione greca, se per tre volte nessun candidato riesce a raggiungere il quorum richiesto il Parlamento va sciolto e si deve andare a nuove elezioni; per poi rieleggere il presidente con il nuovo parlamento.Così è stato: si voterà il prossimo 25 gennaio.Questa mossa obbliga Syriza a scoprire le sue carte spiegando come farà a ottenere il disco verde (e i soldi) di Bruxelles, Washington e Francoforte in caso di elezioni anticipate. La legge elettorale di Atene prevede un premo di maggioranza di 50 seggi al partito che ottiene più voti. Ma questo non vuol dire che Syriza di Alexis Tsipras anche se vincerà le elezioni (è primo nei sondaggi) sarebbe in grado di governare da sola e così sarebbe costretta a cercare alleati in Parlamento. Tzipras non vuole uscire dall'euro. Syriza chiede però di rinegoziare tutti gli accordi con la Troika, cancellando alcuni dei tagli concordati da Samaras e puntando su un piano di investimenti per stimolare la crescita e far scendere la disoccupazione. Tsipras vuole pure un taglio del debito da parte dei creditori (all'80% proprio i membri della Troika) come quello concesso alla Germania nel 1952 dopo la guerra. E per rafforzare la sua posizione ha già raggiunto un accordo su questo tema con Podemos, il nuovo partito di sinistra spagnolo in testa nei sondaggi iberici. Syriza è certa che l'Europa non può permettersi di far uscire la Grecia dall'euro e che alla fine verrà a patti.Se Syriza non riuscisse a formare un governo, ne da sola, ne con altri partiti che volessero appoggiare il suo governo toccherebbe al secondo classificato tentarci (provabilmente Nea Demokratia) e con tutta provabilità si formerebbe la stessa maggioranza che c'è adesso e cioè il partito di Samaras e i socialisti del Pasok e i socialdemocratici del Dinar.