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Fine semestre italiano Ue


Matteo Renzi ha parlato all'Europarlamento nel corso del discorso per la fine della presidenza italiana della Ue. Ecco i passaggi principali del suo discorso.  "L'Italia "ha 
proposto un cambiamento del paradigma economico di questi 
anni perchè o si cambia marcia 
sull'economia o diventiamo il fanalino di coda di un mondo 
che cambia rapidamente". È simbolico che proprio oggi la 
Commissione presenti la comunicazione sulla flessibilità e 
sulle regole del fondo strategico per gli investimenti: si 
tratta di due operazioni su cui il nostro giudizio è positivo, stiamo 
andando nella giusta direzione anche se dobbiamo fare di 
piu'". "Siamo 
pronti a fare la nostra parte, siamo pronti a essere generosi 
con il Fondo per gli investimenti e a credere 
nell'investimento sulla flessibilità"."Lo spauracchio della demagogia può 
portare qualche decimale di voto in più ma non saremmo più 
liberi: quando si pensa di difendere la nostra identità 
riducendosi in fortezza in nome della sicurezza dobbiamo 
sempre ricordarci che libertà e responsabilità sono le 
precondizioni per la sicurezza... E ciò è 
tanto più vero dopo gli attacchi del terrorismo a Parigi. 
Condizione per respingere suggestioni da Europa-fortezza "è che l'Europa torni a fare il proprio 
mestiere, disegnando il proprio futuro", lasciandosi alle 
spalle la fase in cui l'Europa "era solo economia, vincoli, 
austerità: ora possiamo dire che è stato un errore e quel 
cambiamento che la Commissione Juncker sta portando andava 
immaginato negli ultimi sei anni" non negli ultimi sei mesi
.L'Unione europea "deve cambiare marcia sull'economia", altrimenti rischia di "diventare il fanalino di coda di un mondo che sta cambiando molto velocemente", ha aggiunto subito dopo. "Stiamo andando nella giusta direzione, ma dobbiamo fare di più. E noi siamo pronti a fare la nostra parte e a credere nell'investimento sulla flessibilità". In particolare "serve più flessibilità, altrimenti la ripresa è impossibile". Dopo aver evocato la figura di Telemaco nell'intervento di apertura dello scorso luglio, il premier si è rivolto all'Aula di Strasburgo con i versi del poeta fiorentino attribuite a Ulisse. "Fatti non foste per viver come bruti, ma per seguir virtù e conoscenza", ha citato, mentre in Aula gli eurodeputati euroscettici continuavano a rumoreggiare. Rispondendo a qualche deputato 
dissenziente, Renzi ha detto: capisco che "per qualcuno è 
difficile leggere più di due libri, io ho imparato a 
studiare la storia della mia città, ho letto Dante Alighieri 
e quando mette in bocca a Ulisse un riferimento 
straordinariamente efficace per l'oggi, quando vogliono 
rintanarci a casa sconvolti e impauriti" lancia "un grande messaggio. Il Parlamento europeo è a un bivio, scelga se immaginare di vivere come bruti inseguendo il messaggio demagogico che non consentirà di governare l'Europa o seguire virtù e conoscenza ed essere sul serio europei".Nei sei mesi di presidenza italiana del Consiglio Ue "abbiamo fatto molto nel nostro Paese. Ma ciò che serve all'Italia lo fanno i cittadini italiani e non le istituzioni europee", ha sottolineato il premier aggiungendo che "abbiamo dato all'Europa più risorse di quante ne abbiamo ricevute: circa 20 miliardi all'anno, ricevendone circa la metà". E ha aggiunto che "abbiamo contribuito a salvare Paesi amici e banche di altri Paesi e non abbiamo ricevuto e messo un centesimo a beneficio dei nostri istituti di credito. L'Italia crede nell'Europa e nei suoi valori e non chiede aiuto ma offre la sua grande storia".L'intervento di Renzi è stato applaudito, in particolare per i passaggi dedicati al terrorismo e ai valori dell'Europa, ma è stato anche contestato e accompagnato da un rumoreggiamento continuo dai banchi dei deputati euroscettici. In particolare un deputato britannico dell'Ukip ha ripetuto la parola 'rubbish' (spazzatura) per oltre dodici volte. "Attenzione - ha avvertito il presidente dell'Europarlamento, Martin Schulz- che se continua a ripetere quella parola, i suoi colleghi finiranno per chiamarla così".Renzi ha anche chiesto al Parlamento europeo un applauso per il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, "un convinto europeista" che "ha affrontato le difficoltà in Italia con grande saggezza". Che "continuerà a essere un grande servitore dello Stato e come senatore a vita farà sentire la propria voce". E sul prossimo presidente della Repubblica: sarà "un arbitro saggio" e "una personalità di grande livello". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in conferenza stampa al Parlamento europeo in vista della nomina del successore di Giorgio Napolitano.Quanto all'attacco a Charlie Hebdo: "Il rischio è pensare che la paura ci possa fermare e immobilizzare. Alzare muri significa non essere europei". "Vogliono cambiare il nostro modo di vivere", ha continuato, "ma non possiamo in nome della nostra sicurezza vivere rannicchiati. Da uomo di governo e di sinistra vi dico che non lasceremo mai la parola identità a chi grida più forte". "Il nemico non è la religione, ma il fanatismo", ha poi sottolineato il presidente del Consiglio. "Il contrario di identità non è integrazione ma anonimato. E il contrario di integrazione è disintegrazione e distruzione", ha detto ancora Renzi.