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Governo Renzi: undicesimo mese


Nel mese passato è stata sicuramente importante la legge di stabilità approvata. I punti cardine restano quelli voluti dal governo, che su alcune misure non ha accettato compromessi. Dagli 80 euro al bonus bebè, dallo stop ai rincari di Tasi e canone Rai fino al rinnovo dell’ecobonus, sono molte le norme che influiranno sulla vita delle famiglie. Così come sull’attività d’impresa e sul mondo del lavoro: il governo ha infatti puntato sin da subito sugli sgravi Irap sul costo del lavoro, cavallo di battaglia del mondo imprenditoriale, per facilitare la vita alle aziende e, allo stesso tempo, per favorire le assunzioni a tempo indeterminato. Una misura specifica è stata pensata anche per le partite Iva, escluse già quest’anno dal bonus da 80 euro. Il regime forfettario sale al 15% ma la platea si allarga ai redditi tra i 15.000 e i 40.000 euro.Durante l'ultimo cdm dell'anno è stato approvata la nazionalizzazione temporanea per l’Ilva e il stanziamento dei fondi per le prime bonifiche; varie nomine (Tito Boeri all’Inps, Tullio Del Sette ai Carabinieri e Claudio Graziano Capo di Stato Maggiore della Difesa) e la delega fiscale ha anche approvato i primi decreti delegati del Jobs Act. Sostanzialmente da qui in poi cambia il concetto di assunzione a tempo indeterminato e questo tipo di contratto è anche diventato il meno caro per un imprenditore. I contributi dei primi tre anni sono a carico dello Stato; saranno possibili licenziamenti economici, ma non licenziamenti per scarso rendimento. C’è il reintegro in caso dei licenziamenti economici illegittimi. In caso di licenziamento l’indennizzo sarà di due mensilità ogni dieci anni di anzianità fino al  massimo di ventiquattro mensilità e sono stati comunque estesi gli ammortizzatori sociali.Riguardo alla delega fiscale c'è stata una polemica su un passaggio secondo il quale sarebbe stata depenalizzata l’evasione fiscale fino al 3%. A sentirla così sembrerebbe una cosa brutta, anche perchè sono io il primo a sostenere che le tasse vanno pagate tutte e non un centesimo di meno. Ma a scavare un pò a fondo si scopre che per chi evade meno di quella percentuale si vuole far evitare solo la galera commutandola in una multa. Ora credo che ci sono situazioni in cui non si evade nemmeno facendolo a posta e di sicuro non stò parlando di grandi cifre. Come sempre deve essere il buon senso a prevalere.Altra polemica sul fatto che si è deciso di escludere i lavoratori pubblici nella stesura del jobs act. Il ministro Marianna Madia ha dichiarato per essi sarà fatto appositamente il ddl Madia (approvato, ma mancano i soliti decreti attuativi). Nonostante la logica delle due leggi sarà la stessa, i dipendenti pubblici venendo assunti tramite concorso (e non tramite colloquio) hanno delle specificità diverse.Matteo Renzi ha parlato all’Europarlamento nel corso del discorso per la fine della presidenza italiana della Ue. Ecco i passaggi principali del suo discorso.  “L’Italia “ha 
proposto un cambiamento del paradigma economico di questi 
anni perchè o si cambia marcia 
sull’economia o diventiamo il fanalino di coda di un mondo che cambia rapidamente”. È simbolico che proprio oggi la 
Commissione presenti la comunicazione sulla flessibilità e 
sulle regole del fondo strategico per gli investimenti: si 
tratta di due operazioni su cui il nostro giudizio è positivo, stiamo 
andando nella giusta direzione anche se dobbiamo fare di 
piu'”. “Siamo 
pronti a fare la nostra parte, siamo pronti a essere generosi 
con il Fondo per gli investimenti e a credere 
nell’investimento sulla flessibilità”.Per quanto riguarda le riforme costituzionali di è proposto da parte del gruppo parlamentare del Pd di ridurre le regioni da 20 a 12. Con l’approvazione della proposta Morassut-Ranucci a cambiare completamente sarebbe l’intera geografia italiana. La Regione Alpina comprenderebbe la Valle d’Aosta, il Piemonte e la Liguria; la Lombardia; l’Emilia Romagna (comprendente anche la provincia di Pesaro); il Triveneto (Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige); la Regione Appenninica (Toscana, Umbria e provincia di Viterbo); l’Adriatica (Abruzzo, provincia Macerata, Ancona, Rieti, Ascoli e Isernia); la Regione di Roma Capitale; la Tirrenica (Campania e le province di Latina e Frosinone); il Levante (Puglia e le province di Matera e Campobasso); il Ponente (Calabria e provincia di Potenza); la Sicilia e la Sardegna. I promotori della riforma hanno dichiarato che i nomi delle regioni sarebbero provvisori e che andrebbero concordati con le comunità locali.