Snorki sarai tu!

Contrario al pagamento dei riscatti per gli italiani rapiti all'estero


Lo spunto di questo post nasce a proposito della polemica che si è innescata dalla liberazione delle due ragazze italiane cooperanti in Siria. A proposito del rapimento delle due giovani il ministro Paolo Gentiloni ha detto che non è stato pagato nessun riscatto. Ma non ha detto allora in che modo sono state liberate. Non voglio in nessun modo a contribuire a fare alcuna polemica; anche perchè non mi piace il modo in cui certi personaggi hanno approfittato dell'argomento; è chiaro però che un ministro non si può limitare a dire cosa non è stato; ma deve dire il come. Si è arrivato a ipotizzare che non sia stato pagato un riscatto; ma che le due ragazze sia state liberate in cambio si sostegno politico.Chiariamo inanzitutto che le due ragazze sono andate li per volontariato; ma poi hanno dichiarato anche di sostenere i ribelli contro Assad e proprio da loro sono stati liberati (ma anche rapiti da LORO). Sono state vendute da tre differenti gruppi di ribelli. Trattate rudemente, ma non male dicono. Dicono che non ripartirebbero più, ma che continueranno ad aiutare dall'Italia. Altra polemica assurda è quella secondo cui le ex-rapite siano sostenitrici dell'Isis. In Siria c'è una situazione complessa. A differenza del vicino Iraq che ha un governo filo occidentale che combatte contro l'Isis; in Siria il governo legittimo è guidato da Bashar al Assad, scampato alle primavere arabe e filo-russo. I ribelli anti Assad non sono stati abbastanza sostenuti dall'Occidente e avrebbe voluto fare quelle che altre primavere arabe hanno fatto nei loro stati dove anche se non sono riusciti a portare la democrazia (Tunisia esclusa); hanno perlomeno tolto almeno il potere al dittatore pluridecennale di turno. Ad Assad è andata meglio. L'Isis in Siria quindi costituisce un terzo fronte in campo, non un secondo. Dire che le cooperanti sono sostenitrici dell'Isis vuoldire solo volerla buttare in caciara. Notare tra l'altro la rabbiosa reazione dell'Isis alla notizia.Tornando al rapimento, si deve considerare che nella legislazione italiana lo stato blocca i conti correnti alle famiglie per evitare il pagamento di riscatti e questa legislazione ha fatto in modo che i rapimenti in Italia finissero. Ora a livello internazionale lo Stato li paga con i soldi di tutti. Quei soldi (si parla di sedici mln di euro), comunque, sono serviti a salvare due vite; ma possono essere reinvestiti per armare molti nuclei che in occidente fanno attentati e quindi creare più di due morti. Ne vale la pena? Per quanto mi riguarda no. Io resto contrario!