Snorki sarai tu!

Contestazione inutile della magistratura


Pochi giorni fa all'inaugurazione dell'anno giudiziario le maggior parte dei magistrati ha criticato la riforma della giustizia che il governo ha presentato. Il punto contestato è uno solo: la riduzione delle ferie degli stessi. Ferie, che per inteso sono di più degli altri dipendenti pubblici e quindi siamo di fronte a un privilegio. Marcello Maddalena, il procuratore generale di Torino, ha lanciato un durissimo attacco al governo e alla riforma della giustizia. Il dito era puntato sulla riduzione dei giorni di ferie per i magistrati (da 45 a 30). Ma il motivo del provvedimento è semplicemente lo svolgere più veloce dei processi e quindi la riduzione del tempo che ci vuole ad ogni cittadino per ottenere una sentenza. I magistrati invece come reagiscono: "Renzi ci vuole far morire di lavoro!". Davvero ridicolo e incredibile!La reazione di Matteo Renzi non si è fatta attendere: L'Italia "che è la patria del diritto prima che la patria delle ferie, merita un sistema migliore. La memoria dei magistrati che sono morti uccisi dal terrorismo o dalla mafia ci impone di essere seri e rigorosi. Non vogliamo far 'crepare di lavoro' nessuno, ma vogliamo un sistema della giustizia più veloce e più semplice. E, polemiche o non polemiche, passo dopo passo, ci arriveremo". Che poi lancia un altro affondo:  "Bisogna anche valorizzare i giudici bravi, dicendo basta allo strapotere delle correnti che oggi sono più forti in magistratura che non nei partiti".Replica anche il ministro della giustizia Andrea Orlando: "Quelle dell'Anm sono critiche ingenerose. Dispiace che l'Anm non colga il passaggio solenne dell'inaugurazione dell'anno giudiziario per recuperare obiettività. Con una certa distrazione, infatti, si continuano a sollecitare cose che il governo sta facendo, come il reclutamento del personale amministrativo o posizioni già assunte come il sostegno all'emendamento che prevede sconti di pena a chi collabora nelle inchieste di corruzione. Ma la distrazione riguarda anche provvedimenti che sono il frutto dello sforzo di tutti i soggetti della giurisdizione come il significativo miglioramento delle condizioni carcerarie o l'avvio del processo civile telematico".Ancora più duro il vicemistro alla Giusizia Enrico Costa (Ncd): «Non sarebbe ora d’interrogarsi sulla vetusta ritualità delle inaugurazioni dell’anno giudiziario? Non si tratta forse di momenti che andrebbero superati o, almeno, profondamente aggiornati? Parlo al plurale, perché dalla Cassazione alle Corti d’Appello sono numerosi questi annuali incontri nel corso dei quali si ripetono, stucchevolmente, cifre e commenti, non di rado (come quest’anno) con richiami più confacenti a sindacalisti che non a vertici di uffici giudiziari».