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Glbt: per la Cassazione no al matrimonio, si ai diritti


La Suprema Corte ha deciso: no ai matrimoni tra due persone dello stesso sesso, però verranno riconosciuti loro i diritti. "Bisogna guardare il lato positivo: la Cassazione, come già fatto altre volte, ha comunque sancito il diritto per le coppie omosessuali ad avere un riconoscimento dei propri diritti". Queste le parole di Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center, che ha commentanto la sentenza della prima sezione civile della Cassazione, depositata oggi, con la quale la Cassazione ha rigettato il ricorso di una coppia che aveva chiesto le pubblicazioni del proprio matrimonio, vedendole negate dall'ufficiale di stato civile. "E' uno stimolo per il Parlamento, - prosegue Marrazzo - che deve provvedere ad un quadro normativo. Non è chiaro, infatti, come i diritti delle coppie gay, che pure sono equiparabili, possano essere erogati. Basti pensare al caso di una coppia, sposata all'estero, che vuole vedere riconosciuta la propria unione in Italia"."La decisione dei giudici della Cassazione - ha spiegato Gian Ettore Gassani, presidente dell'Associazione degli avvocati matrimonialisti italiani - si fonda sulla mancanza, in Italia, di un riferimento normativo che consenta anche alle coppie dello stesso sesso di sposarsi. E se si può essere o meno d'accordo sulla necessità di garantire il diritto di contrarre matrimonio anche alle coppie omosessuali,è però evidente che il divieto di tale opportunità sia un atto palesemente discriminatorio".Il testo delle unioni civili inizierà il suo iter al Senato che è chiamato ad esprimersi su quanto già approvato in commissione. Ricordiamo che si parla di unioni civili alla tedesca, “giusto compromesso” secondo Renzi e molti politici, “unioni civili ghetto” secondo noi e molti altri. Si tratta, infatti, di un istituto creato appositamente per le persone dello stesso sesso, che quindi avranno riconosciuti alcuni diritti, ma non tutti perché la totalità dei diritti spetta alle coppie eterosessuali sposate, le altre si debbono accontentare.