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Centrodestra in ordine sparso in vista delle regionali


Il centrodestra ha dei seri problemi in vista delle regionali di maggio: quello che manca è proprio la coalizione. Il perno sembra essere sempre Forza Italia, che però paradossalmente è in crisi di consensi e con forti problemi interni. Per avere speranza di vincere il partito di Berlusconi deve tenere insieme il Nuovo Centrodestra e la Lega Nord e questo non è facile visto che Salvini ha dichiarato che non vuole avere niente a che fare con chi fa parte della maggioranna del governo di Renzi.Ma la Lega Nord ha anche problemi interni. In Veneto il candidato sarà Luca Zaia che si presenterà per il secondo mandato. Una clamorosa rottura potrebbe esserci proprio all'interno del carroccio e Flavio Tosi potrebbe candidarsi contro il suo partito con una propria lista civica che si potrebbe alleare con Ncd e Forza Italia. Una mossa inevitabile se si considerano i rapporti Ncd-Lega e che Forza Italia avendo stretto un accordo in Campania proprio con il Nuovo Centrodestra, non può fare altrimenti. E la coalizione, a questo punto, ha i numeri in regola per poter vincere la sfida in Veneto. Ma perchè esiste questo duello tra Tosi e Salvini? Tosi prima doveva fare il governatore in Veneto, nel 2010, poi quando la Lega è passata nelle mani dei barbari sognanti, con la segreteria a Salvini, a lui toccava fare il candidato premier, e allargare i consensi al centrosud. Si era mosso per tempo, già nel 2013, con la sua fondazione “Il faro”, ma negli ultimi mesi Matteo Salvini gli ha soffiato il progetto sud, connotandolo con contenuti lepenisti che al sindaco veronese stanno molto stretti.In Campania, come già detto, Forza Italia ha stretto un accordo con il Nuovo Centrodestra. Lo ha fatto forzando la mano e rischiando di precludere l'alleanza con la Lega in Veneto. Ma fondamentalmente a Berlusconi interessa più vincere in Campania dove Stefano Caldoro è l'unico governatore ancora di Forza Italia. La sua riconferma sarebbe quindi essenziale se non si vuole far sprofondare Forza Italia nella nullità politica. C'è ancora un'ipotesi che potrebbe far contenti tutti: in Campania verrebbe confermata l'alleanza Forza Italia-Ncd su Caldoro con Lega Nord che (presentando per la prima volta la sua lista) starebbe da sola; mentre in Veneto l'alleanza sarebbe tra Lega e Forza Italia, ma Ncd non presenterebbe una sua lista ma si candiderebbe dentro quella dei forzisti. E questo metterebbe anche a tacere il malcontento di Tosi che nolente dovrebbe farsi da parte.Ma i guai ci sono anche dentro Forza Italia e precisamente in Puglia. Non tanto per le elezioni in regione (la cui sconfitta appare scontata); ma nei rapporti tra Berlusconi e Fitto. Il partito locale è stato commissariato da Silvio Berlusconi e per protesta i fittiani si sono dimessi in blocco. Raffaele Fitto, passa al contrattacco e chiede due cose: tornare a "parlare dei contenuti, delle cose concrete" e azzerare i quadri di partito per scegliere i dirigenti con le primarie, strumento di cui "molta parte del nostro partito ha il terrore", ma "noi non accettiamo più nomine". L'unica, vera, colpa è "aver denunciato per tempo i clamorosi errori" compiuti nell'ultimo anno da Forza Italia. Pena: "L'epurazione, ma noi, se ne facciano una ragione, restiamo dentro Forza Italia". Continua Fitto: "Considero le scelte di Berlusconi in queste ore, come il commissariamento in Puglia, atti di clamorosa debolezza; noi vogliamo ricostruire, non vogliamo andare contro nessuno, siamo i Ricostruttori". Il rischio da scongiurare, secondo Fitto, è che Fi da partito liberale e di massa "si stia trasformando in partito poco liberale che sta perdendo la massa".