Snorki sarai tu!

L'Italia (non) riconosce la Palestina


L'Italia ha fatto la solita figura della pressapochista. Dopo la risoluzione dell'Unione Europea, quello italiano, non è stato certo il primo parlamento ad approvare il riconoscimento della Palestina come Stato e tutti lo hanno fatto perchè credono che solo in questo modo si possa indurre Israele a volere la pace. In Italia, invece, si è riusciti ad approvare due risoluzioni contrapposte.La risoluzione di Pd e Psi (Speranza-Locatelli) ha ottenuto 300 voti favorevoli e 40 contrari con 59 gli astenuti e impegna il governo a "continuare a sostenere in ogni sede l'obiettivo della costituzione di uno Stato palestinese che conviva in pace, sicurezza e prosperità accanto allo Stato di Israele" e "a promuovere il riconoscimento della Palestina quale Stato democratico e sovrano entro i confini del 1967 e con Gerusalemme quale capitale condivisa, tenendo pienamente in considerazione le preoccupazioni e gli interessi legittimi dello Stato di Israele"; mentre quella di Area Popolare e Scelta Civica (Cicchitto) ha ottenuto 237 sì e 84 no con 64 astenuti e subordina il governo a sostenere sia in sede bilaterale che multilaterale, di concerto con i partner europei, la tempestiva ripresa del negoziato diretto fra israeliani e palestinesi, come via maestra per la realizzazione degli Accordi di Oslo" e a "promuovere il raggiungimento di un'intesa politica tra Al-Fatah e Hamas che, attraverso il riconoscimento dello Stato d'Israele e l'abbandono della violenza, determini le condizioni per il riconoscimento di uno Stato palestinese". In sostanza, il Parlamento italiano ha sostenuto, per qualche minuto, il riconoscimento della Palestina, per poi approvare, subito dopo, una mozione che dice - se non il contrario - qualcosa di molto diverso.Una vera vergogna! Anche perchè brindano tutti. Sia quelli che sono per la guerra, sia quelli che sono per la pace in Medio Oriente. Sono queste azioni miopi che minano la credibilità dell'Italia all'estero. Era meglio non approvare un bel niente!Ovviamente Israele brinda: "Accogliamo positivamente la scelta del Parlamento italiano di non riconoscere lo Stato palestinese e di aver preferito sostenere il negoziato diretto fra Israele e i palestinesi, sulla base del principio dei due Stati, come giusta via per conseguire la pace". Nessuna sorpresa se festeggia anche la Palestina: "Oggi il Parlamento italiano ha votato a favore del riconoscimento dello Stato di Palestina, affermando i continui e duraturi rapporti storici di amicizia tra i due paesi e i due popoli". Incredibilmente il Pd riesce ad accontentare sia Israele che Palestina, ma non mette d’accordo se stesso.Ma sorprendentemente il governo italiano è riuscito a far peggio del Parlamento: riferendo attraverso il ministro degli esteri Paolo Gentiloni di sostenere entrambe le mozioni. "Il governo valuta favorevolmente l'impulso parlamentare a promuovere il riconoscimento di uno Stato palestinese e a fare tutti gli sforzi per rilanciare e riprendere il negoziato tra le parti". L'esecutivo - fa sapere il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova - rende parere favorevole sia alla mozione del Pd sia a quella di Ap sul riconoscimento dello Stato di Palestina. Una dichiarazione di equidistanza che non è piaciuta né alla minoranza Pd né ai Cinque Stelle.Ma c'è ancora di peggio. Le due mozioni sono state votate dai promotori dell'opposta. Come fanno le stesse persone a sostenere due cose diverse? Ipocrisia! In realtà il gruppo del Pd non ha agito in maniera compatta perchè 63 deputati si sono rifiutati di votare la mozione di Ap. Indicazione che aveva come obiettivo quello di non spaccare la maggioranza, visto che non si è riusciti a presentare un’unica mozione firmata Pd e Ap. Tra i 63 ci sono esponenti della minoranza come Gianni Cuperlo, Stefano Fassina, Pippo Civati, Nico Stumpo, Davide Zoggia, gli ex Sel Gennaro Migliore e Sergio Boccadutri, ma anche alti dirigenti del Pd come il presidente Matteo Orfini, la ‘Giovane turca’ Giuditta Pini, parlamentari di maggioranza come il deputato di origine marocchina Khalid Chaouki. Pierluigi Bersani invece ha seguito le indicazioni del gruppo, votando sia la mozione Pd che quella di Ncd, nonostante lo strappo di ieri e la scelta polemica di non presentarsi oggi alla riunione indetta da Matteo Renzi al Nazareno sul programma di governo.Per quanto riguarda gli altri partiti Forza Italia ha sostenuto la mozione Ap-Sc; mentre Sel e Al quella di Pd-Psi. Lega e Fdi non hanno votato; mentre il M5s era a favore di una mozione (non passata) che riconosceva la Palestina, ma che era durissima contro Israele.