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Legge 40 rinviata alla Corte Costituzionale


Nuovo duro colpo alla Legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita (pma): il tribunale di Milano ha nuovamente rinviato alla Corte costituzione la Legge accogliendo il ricorso di una coppia fertile, ma portatrice di una grave malattia genetica trasmissibile alla prole, che chiedeva l'accesso alla diagnosi pre-impianto dell'embrione. Già il tribunale di Roma ha rinviato la normativa alla Consulta sullo stesso punto e la pronuncia definitiva della Corte è attesa per il 14 aprile.La coppia milanese, portatrice di una patologia genetica invalidante, l'esostosi, secondo quanto previsto dalla Legge 40 non può ricorrere nè alle tecniche di pma nè, di conseguenza, alla diagnosi pre-impianto dell'embrione. Secondo la Legge 40, infatti, possono ricorrere alla pma e alla diagnosi pre-impianto solo le coppie infertili. Da qui l'attesa per la pronuncia del 14 aprile, in cui la Consulta si esprimerà sulla legittimità del 'cuore' stesso della Legge, ovvero la possibilità di accesso alle tecniche per le sole coppie infertili.