Snorki sarai tu!

Prove di alleanza tra Tosi, Alfano e Passera. E forse Fitto.


Prove tecniche di alleanza in nome di un centrodestra alternativo e concorrente a quello “ufficiale” composto da Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia. È questo il senso dell’incontro al Viminale tra il leader del Ncd Angelino Alfano ed il sindaco di Verona Flavio Tosi, post esplulsione dal Carroccio. L’incubatore del movimento in gestazione è il Veneto, una delle sette regioni interessate dal voto regionale del 31 maggio. Qui l’uscente è Luca Zaia, già ministro leghista dell’Agricoltura ma soprattutto fiore all’occhiello di Matteo Salvini.Tosi non è stato con le mani in mano: ha incontrato Alfano (e Quagliariello) al Viminale ed è in contatto con Corrado Passera, ispiratore di Italia Unica, mentre segnali di interesse arrivano anche da avanguardie fittiane sempre più a disagio nella Forza Italia di Berlusconi. Certo, a dar retta ai sondaggi, l’assemblaggio di questi spezzoni non autorizzano a coltivare chissà quali sogni di gloria. Ma la partita vera non si gioca oggi e la posta in gioco non è il Veneto. L’occhio di tutti quelli che ora a vario titolo vagheggiano un centrodestra diverso, è puntato sul dopo-elezioni. Già, perché l’indisponibilità di Salvini ad allearsi con il Ncd potrebbe avere riflessi anche in Campania, l’unica regione dove Forza Italia può vincere con un proprio candidato, l’uscente Stefano Caldoro. Sempre, però, che il partito di Alfano non si sfili facendo nascere anche sotto il Vesuvio un raggruppamento di centrodestra alternativo e concorrente. Dovesse realmente accadere, la dichiarazione della fine della leadership berlusconiana rientrerebbe, a quel punto, nel novero degli atti dovuti.