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Francia Ambasciatore gay, lo stop del Vaticano


Nonostante fosse già stato nominato il 5 gennaio scorso dal presidente François Hollande in consiglio dei ministri per succedere a Bruno Joubert a Villa Bonaparte, il Vaticano parrebbe rifiutare l'assunzione di Laurent Stefanini a causa della dichiarazione esplicita della sua omosessualità. A sostenerlo sono diversi media francesi, tra cui il Canard Enchainé, Les Echos e Le Journal du Dimanche. 55 anni, cattolico praticante. Uomo di eccezionale cultura, nominato capo del protocollo dell’Eliseo da Nicolas Sarkozy e mantenuto in quella posizione da François Hollande; forte dell’esperienza come numero due dell’ambasciata francese in Vaticano dal 2001 al 2005 e poi come consigliere per gli affari religiosi del Quai d’Orsay, Stéfanini è il candidato perfetto.Laurent Stefanini vanta una "profonda conoscenza" dei dossier legati al mondo cattolico e alle relazioni con la Santa Sede, sottolinea la fonte del Quai d'Orsay che aggiunge: "Stefanini ha ottenuto il pieno appoggio della Conferenza episcopale francese" e "per Parigi non c'era migliore candidatura possibile". Inoltre, la fonte del ministero degli Esteri di Parigi aggiunge che Stefanini era "osteggiato" dai militanti della Manif Pour Tous, il movimento che protestò duramente contro il progetto di legge sulle nozze gay, una delle principali riforme adottate dal governo socialista di Hollande.Mentre il Vaticano continua a fare ostracismo respingendo il candidato; ma non facendo nessuna dichiarazione pubblica; il governo francese continua ad insistere sul candidato presento. Finchè qualcosa non cambierà la rappresentanza francese in Vaticano continuerà a restare vuota. Segno che anche con l'arrivo del Papa sudamericano nell'oltreTevere non è cambiato nulla.