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Paita indagata, il Pd ribadisce la fiducia


L’inchiesta sull’alluvione del 2014 irrompe nella corsa alle Regionali: la Procura ha iscritto sul registro degli indagati la candidata del Pd, Raffaella Paita (omissione di atti d’ufficio, concorso in disastro colposo e omicidio colposo) per non aver dato l’allerta. «Sono certa di aver agito nella massima correttezza e rimango a disposizione del mio partito», ha detto Paita. Il premier Renzi e il Pd ligure le hanno ribadito fiducia.Si è svolto a Genova, al ristorante Maniman di Castelletto, l’incontro tra il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti e Raffaella Paita. L’incontro è avvenuto durante un pranzo di finanziamento del Partito Democratico a cui hanno preso parte, oltre al presidente della Regione, Claudio Burlando, alcuni sindaci come Berruti (Savona), Federici (La Spezia) e Cavarra (Sarzana) e vari imprenditori (Spinelli, Aponte, Malacalza). Lotti ha ribadito la piena fiducia nei confronti della candidata alla guida della Regione del Pd: «Non lo considero nemmeno un incidente di percorso» ha detto, commentando così l’iscrizione al registro degli indagati per gli avvenimenti dell’alluvione del novembre del 2014.Il consigliere politico di Forza Italia e candidato alla presidenza della Liguria Giovanni Toti è subito intervenuto sulla notizia: «Sono garantista, ma Paita è di sicuro colpevole politicamente». Anche il sindaco Marco Doria ha commentato: «È una notizia che mi ha colpito, perché come amministratore mi rendo conto che è sempre molto facile dare giudizi, è molto difficile amministrare, giudicare gli altri non pone mai problemi, fare delle scelte da amministratore ne pone molti».