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Il fuoco amico


Si è avuta la notizia che un nostro connazionale (Giovanni Lo Porto) è stato ucciso da un drone statunitense insieme a un cittadino americano (Warren Weinstein) al confine tra Afghanistan e Pakistan. Si tratta di altre due vittime del fuoco amico che innocenti si spengono nelle varie guerre che il mondo occidentale fa a parte del mondo orientale per mostrare la propria superiorità bellica e per vincere senza perdere dei propri uomini (come invece si farebbe con una guerra da terra). Peccato che invece i morti ci sono e sono tanti. I droni non colpiscono solo gli obiettivi; ma anche tanti civili locali. Peccato che, la notizia ci sia solo quando a morire è anche qualche occidentale.Lo Porto, 39 anni era palermitano ed era inanzitutto un volontario e si trovava li per prestare soccorso ai civili locali. È rimasto ucciso da un drone della Cia il 19 gennaio del 2015. Il governo Usa ha annunciato di aver ucciso per sbaglio Lo Porto nel corso di un’operazione di antiterrorismo contro Al Qaeda. Il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest, ha riferito che il presidente americano, Barack Obama, ha ordinato di rivedere i protocolli che vengono seguiti per le operazioni che prevedono bombardamenti con i droni, per valutare se si rendono necessari dei cambiamenti. E' nata una polemica per il fatto che quando Barack Obama e Matteo Renzi si sono visti alla Casa Bianca qualche giorno prima dell'annuncio del riconoscimento dei corpi non si è parlato di questo. Renzi difende il collega statunitense e sostiene che non si aveva la certezza e che Obama lo avvertito appena la cosa era certa.Lo Stato Italiano era sulle tracce del connazionale all'inizio dell'anno e stava per per liberare anche lui, dopo averlo fatto anche con Greta e Vanessa. Ma poi, il dialogo si è interrotto e adesso si è venuto a sapere il perchè. Obama si è scusato e ha poi dichiarato di «assumersi tutte le responsabilità di tutte le operazioni antiterrorismo, compresa questa». E ha definito Lo Porto e Weinstein «un esempio per tutti noi». «Quelle persone che vedono la sofferenza e rispondono con la compassione, vedono guerre e rispondono con la pace». «I servizi umanitari di Giovanni riflettevano l'impegno degli italiani, nostri alleati e amici nel garantire la sicurezza di tutti nel mondo».Rimane comunque la polemica sull'uso dei droni. Il ministro degli esteri Paolo Gentiloni ha dichiarato: «Lo Porto è morto per un tragico e fatale errore dei nostri alleati americani riconosciuto dal presidente Obama» ma «la responsabilità della sua morte e della morte di Warren Weinstein è integralmente dei terroristi contro i quali confermiamo l’impegno dell’Italia con i nostri alleati». La Casa Bianca ha sottolineato che l’operazione è stata condotta in osservanza delle politiche antiterrorismo e che sono in corso indagini per comprendere cosa sia avvenuto e per impedire che possano ripetersi altri incidenti in futuro. «A volte si fanno errori mortali, ma una delle cose che rende eccezionali gli Stati Uniti è la nostra volontà di imparare dai nostri errori, sto aspettando una relazione di ciò che è successo per chiarire che lezione dobbiamo imparare, faremo di tutto per non ripetere questi errori ed evitare la perdita di vite innocenti». Ipocrisia?