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Letta a settembre si dimette da parlamentare


"Dal primo settembre mi dimetto dal Parlamento. Voglio vivere del mio lavoro come ho vissuto per un pò di anni della politica". Lo annuncia a "Che tempo che fa" l'ex premier Enrico Letta. "Guiderò la scuola di affari internazionali dell'università di Parigi", annuncia. "Non prenderò nessuna pensione da parlamentare", sottolinea.Enrico Letta parla a Che tempo che fa e spiega: "Non mi dimetto dalla politica ma dal Parlamento, sono parlamentare da 13 anni e penso che sia giusto che io arrivi al mio prossimo impegno politico. Ho informato il presidente della Repubblica". E il capo del governo? "Del mio futuro impegno - dice - non ne ho ancora parlato con il Presidente del Consiglio. Ne parleremo, siamo sereni nei nostri rapporti".Alla domanda se lascerà il Pd l'ex premier risponde netto: "No, penso che il mio impegno di fondatore dei democratici è quello di chi ci crede penso che sia stato un grande disegno che in tanti abbiamo realizzato". Quanto a possibili scissioni "spero che non ci siano, sarebbe un errore da parte di tutti, e anche da parte di chi lo dirige se la favorisse".Secondo Letta il quadro politico resterà stabile. "Questa legislatura, anche per le riforme fatte, ha bisogno di oltre un anno. Penso che si voterà nel 2018". E l'Italicum? Per quanto riguarda il suo nuovo impegno, Letta ha poi spiegato: "Dopo questo anno ho deciso di ricominciare da tre parole: libro, scuola e lavoro. Ho scritto un libro che uscirà martedì, aprirò una scuola di 'politiche' a Roma e sarò il rettore della scuola di affari internazionali a Sciences Po a Parigi. "Il lavoro è un punto di partenza, è importantissimo avere un mestiere, mi hanno proposto di fare una cosa che farò per un po' di tempo: sarò rettore della scuola di affari internazionali di Sciences Po di Parigi, mi piace, penso sarà interessante e utile".Enrico Letta era stato eletto nelle Marche; al suo posto entrerà dunque alla Camera la prima dei non eletti del Pd: Beatrice Brignone, 37 anni e due figli, senigalliese e 'civatiana'. La Brignone si era candidata anche al congresso cittadino del Pd, perso per pochi voti. Lavora in una società informatica.